Protagonista a Bari dal 2014 al 2017, Giuseppe De Luca è stato uno dei simboli della squadra biancorossa prima del fallimento del 2018. La zanzara ha vestito la maglia biancorossa 91 volte, trovando 17 reti. Per lui negli ultimi anni diverse esperienze in Serie B e C. Oggi milita nella Pergolettese nel Girone A della Serie C. In esclusiva per TuttoBari.com, De Luca si è raccontato ripercorrendo i momenti migliori della sua avventura biancorossa e ha dato il suo punto di vista anche sulla situazione attuale della squadra di Iachini. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sulla sua stagione alla Pergolettese: “E’ stata una stagione un po’ sfortunata. A Catania non ho avuto tanto minutaggio, quindi ho provato a ritagliarmi un po’ di spazio in più alla Pergolettese. Poi è subentrata un po’ di sfortuna perché ho avuto una lesione che mi ha tenuto lontano dal campo per un mese e mezzo. Fin qui non è stata una stagione molto positiva, però continuo a lavorare e a sperare che le cose vadano meglio”.
Il suo ricordo migliore nell’esperienza a Bari: “A Bari ho avuto ricordi belli dal primo all’ultimo giorno. Il primo che mi viene in mente è la vittoria contro lo Spezia in cui vincemmo 4-3 con doppietta mia e doppietta di Maniero, dopo essere rimasti in dieci. Poi ce ne sono altre: la vittoria in casa contro l’Avellino. E poi chiaramente la tifoseria. Una tifoseria calorosa, che ci è sempre stata vicino. Anche nelle contestazioni sentivi la vicinanza della tifoseria, che dava la giusta adrenalina”.
Il Bari di De Luca riuscì anche a qualificarsi ai play-off nella stagione 2015-16 con Camplone. Purtroppo, in quell’occasione la mini lotteria fu nefasta per i biancorossi che furono eliminati in casa dal Novara. Sulle possibili ripercussioni che una eliminazione ai play-off può avere nella stagione positiva: “Qualcosa rimane. Anche quest’anno era inevitabile che ci potessero essere delle difficoltà. Il Bari è da 3-4 anni che sta facendo grandi cose, dalla finale dei play-off in Serie C, alla promozione e poi la finale dell’anno scorso. Perdere una Serie A a pochi secondi dalla fine davanti a 50.000 spettatori è una mazzata che ti lascia il segno. Ora la cosa più importante è stare vicino alla squadra e spero che si possano togliere dal calderone il prima possibile. Io ho vissuto una lotta salvezza in Serie B quando ero all’Entella e posso dire che non è facile perché può succedere di tutto. La cosa più importante è togliersi quanto prima dalla zona rossa”.
Sugli obiettivi che deve prefissarsi la squadra di Iachini da qui alla fine: “Io penso che si debba pensare partita dopo partita, iniziando a macinare punti. Quando si arriverà alla fine si vedrà a che punto si sarà. Ora non devono guardare né avanti né dietro. Però bisogna fare attenzione perché Ternana, Ascoli e Feralpisalò stanno spingendo e non mollano”.
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