La maglia che vi racconteremo oggi nella rubrica AMARCORD, è la maglia della stagione 1983-1984. Il Bari dopo una stagione disastrosa, si appresta a dsputare il campionato di serie C1 girone B. La squadra viene affidata a "Maciste" Bruno Bolchi. Il Bari è costretto a vincere il campionato ed in Puglia arrivano le punte Lele Messina e Giuseppe Galluzzo, ritorna a Bari dopo 12 anni Totò Lopez, arrivano i forti difensori Salvatore Guastella e Alberto Cavasin e a difendere la porta barese, l'ex portiere di Roma e Nazionale, Paolo Conti. La maglia di questa stagione ha come sponsor tecnico ADIDAS e come sponsor commerciale MAN. Le versioni sono 2: bianca con le 3 bande rosse, colletto a V sempre rosso, mentre la versione trasferta è rossa con le 3 bande bianche e colletto a V rosso.
Il 21 Agosto 1983, il Bari fa l'esordio in Coppa Italia all'Erasmo Jacovone di Taranto, per un derby ad alta tensione. Il girone è molto impegnativo, data la presenza di Juventus, Lazio, Perugia e Catanzaro. Vincere è di fondamentale importanza per proseguire in Coppa. Partita accesa nonostante il clima estivo, tuttavia i biancorossi riescono a spuntarla grazie alla rete del baresissimo Giorgio De Trizio a 5 minuti dal termine. Il Bari chiude il girone imbattuto, riuscendo a pareggiare tutte le altre partite e passa così il turno. Inizia il campionato e l'esordio è in trasferta, a Civitanova Marche. Lo stadio è gremitissimo, da quelle parti non capitava spesso incontrare squadre importanti come il Bari. La partita dopo mezzora si mette bene, è Messina a portare in vantaggio i pugliesi. Al 51° il Bari raddoppia con il suo gemello del goal, Galluzzo. A nulla serve la rete del rossoblu Mazza ad 8 minuti dal termine.
Nelle partite successive, la squadra pugliese riesce a trovare il bel gioco e fa la parte dell'autentica ammazza campionato. Nel girone di andata subisce solo la sconfitta nel derby a Barletta per 2-1 e la sconfitta a tavolino in casa contro la Ternana, per una lattina lanciata dal settore distinti centrali che colpisce il giocatore Ratti dei rossoverdi. Il Bari a metà stagione è impegnato su più fronti. E' impegnato nella lotta per la promozione, nella Coppa Italia nazionale e nella Coppa Italia di serie C. Decide quindi di combattere su 2 fronti e subisce l'eliminazione da parte del Taranto in Coppa Italia di Serie C.
L' 8 Febbraio 1984 accade il primo miracolo, la prima impresa stagionale. I galletti giocano a Torino, contro la Juventus di Platinì, gli ottavi di finale di Coppa Italia. Al 21° il Bari passa inaspettatamente in vantaggio, è Messina a segnare la rete. La Juventus non ci sta e al 65° è Gaetano Scirea a pareggiare. I bianconeri credono nella rimonta ed attaccano a testa bassa, la difesa del Bari resiste. Al 91° colpo di scena, Totò Lopez porta in vantaggio il Bari. Per la Juventus non rimane più tempo. Il 19 Febbraio i biancorossi subiscono la terza sconfitta in campionato, nel derby contro il Casarano, ma la testa è a 4 giorni dopo per il ritorno di Coppa Italia. L'idea di eliminare la grande Juve e passare ai quarti di finale gioca brutti scherzi. Nel pomeriggio del 22 Febbraio, sono presenti oltre 40000 spettatori. Al 21° il Bari passa in vantaggio grazie al rigore trasformato da Messina. E su questo risultato si chiude il primo tempo. La Juventus ad inizio ripresa ha una reazione rabbiosa. Platini pareggia e a 9 minuti dalla fine è Marco Tardelli a portare in vantaggio i bianconeri. Il sogno sembra svanire, si avvicinano i supplementari ed il Bari è sulle gambe. Ma come all'andata, nei minuti di recupero avviene l'impensabile. Rigore per il Bari. Totò Lopez prende il coraggio a 2 mani e va sul dischetto. Il goal darebbe al Bari il passaggio del turno. I 40000 sono in silenzio. Tiro rete!! Il Della Vittoria è una bolgia.
Il Bari ora può dedicarsi totalmente al campionato, dove mancano solo 13 partite e la lotta è con Taranto, Casarano e la rivelazione Francavilla.
Il 3 Giugno festeggia la promozione in serie B, pareggiando 0-0 sul campo dell'Akragas ad Agrigento.
Questa promozione passa inosservata ai più, le attenzioni sono rivolte alla Coppa Italia, dove i biancorossi sono impegnati nei quarti contro una altra grande del campionato di serie A, la Fiorentina. Il doppio impegno contro la squadra gigliata, vede prima la partita in terra barese.
Al 4° minuto il Bari passa in vantaggio grazie ad una spettacolare rete di Messina, che con un colpo di testa da fuori aria, batte imparabilmente il portiere Giovanni Galli. La reazione viola si fa sentire e ad 1 minuto dal termine del primo tempo è Lele Oriali a siglare la rete del pareggio. A 5 minuti dal termine Beppe Galluzzo porta in vantaggio il Bari ed il risultato viene difeso fino alla fine.
Il ritorno sembra già scritto, ai viola basta vincere con il risultato di 1-0. Al 16° la squadra di casa passa in vantaggio come da copione, grazie alla rete di Passarella. 9 minuti dopo, inaspettatamente arriva la rete di Guastella, che riequilibria l'incontro. La Fiorentina spinge per trovare la rete dei supplementari ma è ancora una volta il Bari a colpire. Questa volta è Acerbis al 66° a siglare la rete del vantaggio. Il Bari è nella storia, da allora viene definita squadra ammazzagrandi, per la prima volta una squadra di serie C arriva in semifinale di Coppa Italia. La semifinale si disputa contro il Verona dell'ex Maurizio Iorio. Ma già dall'andata si capisce che il miracolo non avverrà. Jordan e Iorio in 7 minuti cancellano di colpo il sogno, solo la rete di Galluzzo, tiene un po a galla la qualificazione. Ci vorrebbe un'altra impresa. Il Verona è squadra molto tosta, il Bari si sbilancia e per 3 volte infila la porta biancorossa, solo al 75° è Lele Messina a siglare la rete della bandiera. Rimane comunque il punto più alto raggiunto dalla società barese.
Appuntamento alla settimana prossima con un'altra maglia ed un'altra storia biancorossa.
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