Quella tra i Galletti e il Biscione non è mai stata una gara come le altre. Quanti nomi illustri, quante sfide, quante sorprese? Il viaggio incomincia per la nel 1931, quando le 2 compaggini si trovano di fronte e impattano per 0-0, cosi come succederà poi anche nel ritorno dello stesso campionato, che vide la Juventus campione, il Bari salvo (anche se terz'ultimo) e l'Inter addirittura in sesta posizione. La partita più bella però é forse quella che ebbe luogo durante la stagione 1995/1996, quando un Bari, a dir poco sbadato (e che retrocederà, sommerso dalle polemiche e con in mezzo l'avvicendamento di Fascetti a danno di Materazzi), si toglie la soddisfazione di battere prima il Milan e poi i Nerazzurri. E dire che quella partita non cominciò affatto bene per i colori biancorossi: Roberto Carlos (all'epoca giovanissimo talento), calcia al volo con il piede destro e segna un gol magnifico, da applausi, che vale doppio in quanto mancino. I ragazzi accusano il colpo ma non mollano, anzi, si riorganizzano e ripartono convinti, e già al minuto 27 è Kenneth Andersson a schiacciare di testa, ma trova Pagliuca pronto alla parata, e non ne passano nemmeno altri 4, che Sala punisce i nerazzurri regalando ai biancorossi di Fascetti un meritato pareggio, mentre al minuto 33 Igor Protti (futuro capocannoniere) trova solo la traversa ad impedirgli di siglare la rete del vantaggio. E' un massacro, l'Inter non c'è più, vede Gautieri fare terra bruciata sull'out di destra e, poco prima del riposo, Gerson tirare a botta sicura: Pagliuca, superbo, impedisce il naufragio con il corpo. La ripresa vede riproporsi lo stesso canovaccio visto nel primo tempo, ossia il Bari che fa la partita, e l'Inter a concedersi in rare apparizioni ed al minuto 53, Protti viene contrastato energicamente da Pistone, lo stadio chiede il rigore, ma si prosegue. Al minuto 65 è Protti a sparare sulla barriera, dal limite, dopo che Andersson aveva conquistato il piazzato, ma la sensazione é che il gol sia li nell'aria, e che nonostante tutto prima o poi la palla riuscirà a varcare l'agognata linea bianca: detto, fatto! minuto 73 e Protti, al termine di una bellissima azione in velocità, fa partire un bolide di rara potenza che "buca" Pagliuca! Al minuto 83, il San Nicola brilla di una accencante luce biancorossa che fulmina gli spauriti interisti, ad accenderla è l'indimenticato Klas Ingesson, che finalizza una bella iniziativa di Gerson sull'out di destra dell'area nerazzurra. La festa si completa al minuto 92 (dopo l'incredibile errore di Fresi al minuto 84, che da 0 metri butta via la palla del 3-2): magnfico contropiede di Andersson che con una palombella fa fuori Pagliuca, ma non riesce a segnare perchè la sfera tocca la traversa interna e rimbalza fuori, dove Protti però, raccoglie e chiude i giochi: 4-1, niente da dire, solo applausi.

Ricordare fa bene, soprattutto in questo triste momento societario e sportivo, con l'auspicio di tornare presto a calcare più nobili teatri, per rivivere i fasti (si spera non piu alterni) di un passato nemmeno troppo lontano, fatto di piccole (troppo piccole) soddisfazioni, ma pur sempre belle da rivivere.

Sezione: Amarcord / Data: Dom 08 maggio 2011 alle 12:00
Autore: Massimiliano Alongi
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