Un deferimento annunciato ma non per questo meno traumatico. A Bari sono i giorni dell'attesa e della speranza: il processo ormai alle porte, la probabile condanna, il possibile patteggiamento e poi chissà. Per capirne di più, la redazione di TuttoBari.com ha contattato in esclusiva l'illustre avvocato Angelo Cascella, barlettano d'origine, fra i nove membri italiani del Tribunale Arbitrale Sportivo (T.A.S.) di Losanna.

Bari, deferimento per responsabilità oggettiva: di cosa parliamo?

"Di una norma introdotta nella legislazione sportiva al fine di aumentare la vigilanza delle società sui propri tesserati, a mio avviso spesso iniqua in relazione alle reali possibilità di controllo attuali. Società talvolta del tutto estranee, è il caso del Bari, pagano oltremodo comportamenti illeciti dei propri tesserati. Un caso paradossale è quello della Cremonese, società deferita lo scorso anno, dopo che fu proprio il suo direttore sportivo Turotti a denunciare per primo una potenziale situazione di illecito".

Cosa rischia la società biancorossa?

"Ho assistito in passato a diverse situazioni di questo genere, curando personalmente gli interessi di alcune parti deferite, anche nel processo sul calcioscommesse dello scorso anno. E' normale temere sanzioni in tutte le realtà coinvolte, dunque anche a Bari, dove il numero di partite e tesserati è elevato. Ma andrei cauto sui facili paragoni con casi ritenuti analoghi già stralciati, come quelli di Albinoleffe e Grosseto. Spesso questo tipo di sentenze sono frutto del momento storico, non è detto che ciò che viene trattato in un modo, anche 2-3 mesi prima, venga trattato in modo analogo successivamente. Anzi, le dirò di piu, proprio quelle ultime sentenze a cui si fa riferimento di inizio giugno sembrarono ai più decisamente lievi rispetto alle fattispecie contestate. Ero in Polonia, come emissario del Tas per gli Europei, quando Abete addirittura minacciò improbabili impugnazioni. In effetti, notai anch'io una disparità fra la rigidità adoperata in fase preparatoria e le blande sanzioni che ne derivarono. Dunque non escludo adesso un inasprimento delle sentenze proprio sulla base di questi precedenti. Difficile non ipotizzare una condanna per i biancorossi ma è inopportuno in questo momento sbilanciarsi sull'entità in punti della penalizzazione. Ho difeso il Barletta nella passata stagione e ho visto cose da mettersi le mani nei capelli".

Si parla di un probabile patteggiamento, quali risvolti ne deriverebbero?

"La strada del patteggiamento apre ad uno sconto fino ad 1/3 della pena inflitta. Ciò comporta naturalmente un'implicita accettazione dei capi di accusa, dunque anche un eventuale danno di immagine. La fase del patteggiamento si risolve già prima che inizi l'udienza: vengono discussi in commissione i casi di patteggiamento e se si trova un accordo tra richiesta e offerta la contesa si esaurisce lì. Nel caso invece di mancato accordo o di volontà della parte di dimostrare la propria totale estraneità, c'è la possibilità di giocarsela in tutti i gradi di giudizio, presentando strumenti o prove, ad esempio testimoniali, atti a dimostrare la propria innocenza. Se credo fortemente nel caso che difendo, io tendo sempre a giocarmela".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Ven 27 luglio 2012 alle 18:45
Autore: Davide Giangaspero
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