La partita di oggi, che andrà in scena al San Nicola, tra Bari e Parma è per cuori forti, ma i tifosi del galletto, ormai, sono abituati a questo tipo di situazioni.
Il primo grande tema sono le aspirazioni totalmente opposte delle due squadre: da un lato gli emiliani, forti di un campionato comandato dall'inizio alla fine e a cui basta una vittoria per aggiudicarsi matematicamente la promozione; dall'altro i biancorossi, bisognosi di punti, in una situazione disperata, al terz'ultimo posto. Posizione che,ad oggi, vorrebbe dire retrocessione diretta.


L'altro grande tema sono le assenze, soprattutto a centrocampo: indisponibile Maiello, assenti per squalifica Benali e Bellomo. Soltanto quattro i convocati tra i centrocampisti(Maita, Lulic, Acampora ed Edjouma), con il solo Maita che ha visto il campo nelle ultime partite. Senza contare l'assenza pesante di Puscas e del solito Diaw, con Nasti rimasto a reggere l'attacco, in solitaria. Basterebbe questo per far capire la situazione dei biancorossi.


Da non dimenticare la situazione mentale dei galletti: la partita a Cosenza era il match principe del campionato, fino a ora, ed è stato fallito completamente. Le prime crepe si sono cominciate già a vedere in campo, con Sibilli che non le ha mandate a dire a Nasti. La società si è chiusa nel silenzio e ha mandato la squadra in ritiro per cercare una compattezza che, francamente, sembra ormai tardiva.


Il tema degli ex è un tema ricorrente. Un grande ex per squadra: nel Parma milita Anthony Partipilo, un barese che ha solo esordito con i biancorossi, ma che è rimasto molto legato al capoluogo pugliese. L'attaccante, inoltre, ha spesso e volentieri segnato contro la squadra della sua città: è successo al "Tardini" all'andata, con un preciso tiro a giro all'incrocio dei pali. Un vizio che Partipilo ebbe anche quando militava tra le fila della Ternana. Non si può non menzionare Valerio Di Cesare: il capitano del Bari arrivò in Emilia nel gennaio 2017, conquistando prima la promozione in B e l'anno dopo, al primo colpo, la promozione in A. La scelta poi, tutta di cuore, di scendere a Bari per giocarsi la serie D, dopo aver conquistato la massima serie sul campo. Un paio di stagioni per Ricci a Parma, dal 2015 al 2017 e un breve passaggio nella stagione 2020-21.


Da non dimenticare il precedente in Coppa Italia: era il 12 agosto scorso e il Bari era allenato da Mignani. Davanti agli occhi dei presenti accorsi, nonostante la settimana festiva, andò in scena uno spettacolo indecoroso. Gli emiliani vinsero tre a zero contro una squadra totalmente impreparata, dal punto di vista fisico e dell'organico con portiere e punta che, poco dopo, sarebbero stati ceduti. Bisognava fare riflessioni diverse già al tempo per evitare quello, che poi, è stato un copione già scritto. Una stagione disastrosa.


Prescindendo da classifica, calcoli e ambizioni, il Bari è forse all'ultimissima curva per evitare la retrocessione diretta; la sfida è proibitiva, ma i galletti hanno il dovere di provarci e di lottare fino all'ultimo per salvare almeno la faccia e per difendere la dignità di un popolo intero. Lo merita questa città e lo meritano questi tifosi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 maggio 2024 alle 11:30
Autore: Armando Ruggiero
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