Tra i grandi problemi di questa annata biancorossa c'è n'è uno particolarmente importante: le riserve. La rosa del Bari è abbastanza ben amalgamata e i cambi non mancano, ma è il valore delle riserve che preoccupa.

Il primo esempio che balza alla mente è il centrocampo: se Benali e Maita sono stati autori, sino ad ora, di una stagione sopra le righe, non si può certo dire lo stesso per le riserve. Coli Saco in primis, di giornata in giornata, è apparso sempre più avulso rispetto al gioco del Bari. Anche col Sassuolo il suo apporto dalla panchina è stato quasi nullo. Lo stesso Maiello, che ha avuto ben poche occasioni dalla panca, non ha mantenuto gli standard delle passate stagioni. Che dire poi degli esterni: Dorval sta disputando una stagione strepitosa, con Tripaldelli che ha fatto da comprimario sulla fascia sinistra. L'ex Spal, eccetto il match con la Samp, ha fatto ben poco, sia da esterno che da centrale, per aiutare in maniera significativa la causa. Lo stesso Favasuli, dopo un lungo periodo di annebbiamento, sembra essersi ritrovato, quantomeno per la fase difensiva, mentre in avanti fatica ancora. In attacco Pereiro, dal suo arrivo, è entrato pochissime volte sul rettangolo da gioco e la sua condizione è apparsa lontana da standard accettabili, rendendosi un ectoplasma lì davanti.

Problemi che il Bari si trascina dietro da mesi e mesi e che col tempo non si sono risolti. Questo spiega anche i cali dei galletti nei secondi tempi, con i migliori che abbassano, fisiologicamente, il ritmo nella ripresa e con i ricambi che non compensano questi cambi di ritmo col loro ingresso. E questo ha pesato sulla classifica e rischia di continuare a pesare fino alla fine dell'annata. E i rimpianti, a maggio, potrebbero essere tanti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 13 marzo 2025 alle 22:00
Autore: Armando Ruggiero
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