Primo pallone a colori presente in un mondiale di calcio, nel quale si riconoscevano i colori della bandiera francese (da qui il nome Tricolore) e l'immagine del galletto mashotte della nazionale francese. L'innovazione utilizzata migliorò del tutto la resistenza, la velocità e la risposta in questo pallone, grazie all'utilizzo di microsfere gassose sigillate individualmente che componevano un'evoluta schiuma compatta.


Sezione: La Storia dei Mondiali / Data: Mar 01 giugno 2010 alle 12:00
Autore: Andrea Dipalo
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