Moreno Longo è arrivato a Bari con un intento ben preciso. Dare una nuova identità alla squadra biancorossa provando nel più breve tempo possibile ad insegnare i propri concetti al gruppo. Sin dai primi giorni del ritiro di Roccaraso, Longo ha dato subito l'impressione di voler dare un volto più offensivo alla squadra, privilegiando in modo sensibile il gioco sulle fasce laterali. Ma non solo. I fraseggi a centrocampo, la riconquista immediata della palla nella fase di non possesso, la compattezza della squadra laddove le squadre avversarie provano ad affondare. Sono queste le prerogativa del nuovo mister dei "galletti".

La sua carriera da allenatore è sempre stata basata su un modulo preciso. Quel 3-4-2-1 tutta velocità, fisicità e grinta che ha cercato di mettere in campo in tutte le sue esperienze passate. Nelle prime uscite ha colpito in modo particolare la posizione di Dorval chiamato ancora di più ad un lavoro in fase offensiva più pungente con la consapevolezza di avere dietro di sè un giocatore pronto ad aiutarlo nella fase difensiva laddove si rischierebbe un'improvvisa ripartenza avversaria. In questo senso non è casuale l'arrivo di un giocatore come Obaretin che può garantire, crescendo di condizione e rendimento, qualità e senso della posizione. Il possesso di palla è il mantra di Longo ma non deve essere fine a sé stesso. 

Sul piano offensivo, infatti, quel palleggio veloce deve, poi, tramutarsi in trame che possano mettere in difficoltà l'avversario. Molto importante è il lavoro di Sgarbi e Favasuli già dimostratisi molto a proprio agio nel fraseggio con Lasagna utilizzato ovviamente come punta centrale, ma anche decisivi con la loro esuberanza atletica nel recupero palla immediato. Sempre nelle partite estive sin qui disputate, è sembrato avere un po' più di libertà di manovra lo stesso Sibilli che, con Dorval più spostato in avanti, può sfruttare anche le sue qualità di rifinitore con le sue proverbiali aperture.

La velocità di manovra e la qualità del gioco non sono mai mancati nei principi tecnici e tattici di Longo. Ed è questo lo stesso obiettivo che il neo tecnico biancorosso si è prefissato. Inculcare nei suoi la padronanza del gioco e della partita. Perché in Serie B non c'è solo da lottare, da sudare, da sacrificarsi ma anche dare l'impressione di avere un'identità tattica ben precisa. Ed è proprio su questo che Longo vuole lavorare dando il massimo per arrivare pronti sia all'esordio in Coppa Italia che in quello di campionato con dei concetti già assimilati.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 03 agosto 2024 alle 08:00
Autore: Maurizio Calò
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