Un flashmob in piazza Duomo per sollecitare gli imprenditori locali e nazionali a prendere il Bari. Alla mobilitazione scatenatasi sul web e nel capoluogo pugliese negli ultimi giorni si sono uniti anche alcuni tifosi biancorossi, residenti da anni a Milano e in Lombardia.

A spiegare il senso dell'iniziativa, a gazzetta.it, l'avvocato Luca Sblendorio: "Un pò d’invidia per non poter vivere e condividere questi momenti di idillio e delirio collettivo con i miei concittadini c’è: in questo senso Bari è unica. Eppure anche qui tutti hanno percepito questa atmosfera: ora speriamo che il sogno continui". Dello stesso parere Mirko Cafaro: "È come se da uno spumante agitato per oltre 30 anni fosse stato finalmente tolto il tappo. Ora il sentimento è letteralmente divampato: da Milano seguo tutto sul web e tramite amici" mentre Gianvito Rotunno si lascia andare ai ricordi. "Sin da piccolo andavo allo stadio per sostenere il Bari di Protti e Tovalieri. Il calore non si è mai sopito e se è fallita la società, non è di certo fallito il tifo - dichiara - I colori della squadra stanno tenendo insieme una comunità e senza questi tifosi la Bari a quest’ora forse si sarebbe ritirata anche dal campionato".

E a proposito di ricordi, ecco la testimonianza di Gianluca Roseto, fondatore del gruppo Milano Biancorossa, nato dodici anni fa: "Abbiamo iniziato con il gruppo negli anni più bui, nel 2002, quelli di Tardelli e Materazzi in panchina, quelli in cui il Bari prendeva 4 gol dall’Albinoleffe. Dal 2002 al 2008 credo sia stato il periodo più brutto della recente storia del Bari. Poi la rinascita, con il Bari di Conte e Ventura".
 

Sezione: News / Data: Ven 16 maggio 2014 alle 12:00
Autore: Francesco Serrone
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