Il Bari è tornato in Serie B a quattro anni dal fallimento. Nel corso della sua ultracentenaria storia, i biancorossi hanno vissuto la cadetteria per ben 50 stagioni (tre delle quali nella seconda divisione nazionale). Continua oggi il nostro racconto che vuole far rivivere questi campionati. Dopo lo scorso episodio che trattava la stagione 2007/08, facciamo un salto in avanti nel tempo fino alla stagione 1964/65.
Il Bari è reduce dalla retrocessione dalla Serie A dell'anno precedente. Il professor Angelo De Palo, profondamente rammaricato per il finale di stagione, decide di confermare gran parte dell'ossatura della squadra per puntare quanto prima al grande salto in massima serie. Ci si affida, dunque, a quei profili che hanno garantito negli anni spessore e lealtà biancorossa, su tutti Biagio Catalano, a Bari dal 1956 e prima ancora dai pulcini. Questo nonostante il capitano sia infortunato e con diverse noie fisiche.
Tra gli altri del blocco biancorosso Bruno Cicogna, anche lui in Puglia fin dal 1958, Franco Galletti, che nonostante il poco spazio avuto l'anno precedente ha colpito per la qualità palla al piede, Antonio Buccione, Alcide Baccari, Franco Magnaghi, Carlo Mezzi e Angelo Panara. In panchina viene data fiducia a Paolo Tabanelli, che nulla potette l'anno prima per evitare la retrocessione dalla A.
L'avvio di stagione del Bari è a corrente alternata, con la squadra che fa una fatica immane nel concretizzare. Si parte con una vittoria con la Reggiana, ma seguono una serie di sconfitte e pareggi con nel mezzo qualche striminzita vittoria. Nel frattempo per Catalano iniziano un'infinità di problemi fisici. Il capitano cerca di riprendersi, ma la ridondanza d'acciacchi fa sì che, dal gennaio del 1965 smetta definitivamente di giocare. Ferito nell'orgoglio, il Bari inizia a balbettare fino al doppio ko tra la 24^ e la 25^ giornata che segnano l'esonero di Tabanelli.
De Palo richiama il fido Capocasale, già avvezzo in passato a miracoli sportivi. Il Bari però si blocca incappando in una triste serie di pareggi e sconfitte tra cui quella, decisiva, nello scontro diretto con l'esordiente Trani. Il successivo ko casalingo col Lecco, l'amaro pari nello scontro diretto col Monza e la sconfitta con la Spal costano la panchina a Capocasale. Viene scelto Onofrio Fusco, che però non riesce a svoltare la situazione. La squadra così, nonostante il successo all'ultima giornata, capitola in Serie C, al secondo tonfo consecutivo.
Catalano amaramente saluterà la sua Bari per passare in estate alla Sampdoria. Per Capocasale, invece, più volte al fianco dei galletti prima ancora da calciatore, quella è stata l'ultima volta in panchina nella sua città del cuore.
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