Nel prossimo turno il Bari affronterà la capolista Sassuolo in un match a dir poco complicato. I neroverdi sono in pieno controllo del campionato cadetto, con un distacco sulla terza di 14 punti a dieci giornate dalla fine. Il ritmo è a dir poco impressionante e testimonia quanto la squadra non abbia nulla a che fare con la Serie B.

Dall’altra parte, un Bari che non ha ancora una sua identità: non ha quasi mai sfigurato ma nemmeno esaltato. A testimonianza di ciò i 14 pareggi spesso frutto di incapacità di imporsi perentoriamente sulle avversarie.

Seppur con qualche scricchiolio, non è la difesa a preoccupare tantochè i biancorossi hanno subito solo 2 gol in più del Sassuolo ma le posizioni in classifica di differenza sono ben otto. E allora non si può non notare come il vero differenziale sia dato dall’attacco… la statistica è impietosa: 59 gol fatti a 31 per i neroverdi, quasi il doppio. È anche vero che la capolista può vantare giocatori come Laurientè e Berardi, rispettivamente primi nelle classifiche dei gol e degli assist della categoria, ma è altrettanto indubbio come il Bari crei troppo poco.

C’è chi sostiene che il problema sia il valore della squadra che giustificherebbe il doppiaggio da parte del Sassuolo ma dal mercato sono arrivati giocatori come Pereiro e Bonfanti che non possono dirsi di certo inadatti alla categoria. Probabilmente anche il mister Longo ha qualche responsabilità sulla scarsa resa degli attaccanti. Lo scarso impiego dei trequartisti Falletti e Pereiro e il costante isolamento della punta di turno inducono a delle riflessioni.

Domenica arriva la capolista e si attende un rapido risveglio del reparto offensivo per dimostrare che il doppiaggio nei gol fatti sia solo una mera statistica fine a sè stessa.

Sezione: Prossimo Avversario / Data: Gio 06 marzo 2025 alle 07:00
Autore: Cosimo Mirizzi
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