La redazione di Tuttobari.com ha contattato in esclusiva il telecronista di Sky Lucio Rizzica, presente domenica scorsa allo stadio Atleti Azzurri d'Italia di bergamo, per una sua analisi sulla partita: "Mi ero giocato la tripla e in effetti non avevo sbagliato. La partita è stata segnata a lungo da un grande equilibrio. Una partita che i due tecnici hanno disputato dalle panchine come se si trattasse di una sfida a scacchi. Alla fine, con un pò di fortuna e i giusti cambi, l'ha spuntata Bortolo Mutti, che ha avuto ragione di Ventura e dei suoi ragazzi spendendo le ultime energìe sull'asse Chevanton-Tiribocchi. Più cattivi, agonisticamente, del 'deb' Amoruso e più efficaci degli omologhi avversari: Meggiorini troppo impreciso, Barreto evanescente, Castillo impalpabile. Se il Bari avesse segnato nei primi minuti di gara - due splendide occasioni per Meggiorini e Bonucci - sarebbe stata una gara diversa. Invece l'Atalanta si è ripresa, ha aggredito su ogni pallone, ha schiacciato all'indietro Koman e, soprattutto, Alvarez inibendo le fonti di gioco pugliesi sulle fasce. Una volta tenuto alto il baricentro è stato poi semplice creare traffico al centro e guadagnare il predominio con l'asse mediano. Doni ha fatto molto e Caserta moltissimo. Gazzi ha lavorato in maniera oscura e produttiva, Donati non è riuscito a giocare come sa. Se il Bari avesse segnato e vinto avrebbe meritato, relativamente al primo tempo. Se fosse finita in parità tutti sarebbero stati contenti. La vittoria dell'Atalanta però non è uno scandalo, tutt'altro. I nerazzurri hanno indovinato tutto: a cominciare dall'interpretazione di gara, per finire ai cambi. Hanno avuto coraggio. Non si sono disuniti quando Barreto e Meggiorini hanno cercato di sorprenderli in velocità. Alcune imprecisioni, poi, hanno fatto il resto impedendo al Bari di passare. Mentre nella trequarti biancorossa imperversava un Valdes incontenibile e vera chiave tattica della partita. Libero di creare, far danni, aprire varchi, in uno dei quali Chevanton e Tiribocchi si sono infilati con maggiore determinazione rispetto agli avversari e hanno messo a segno l'azione decisiva. Forse è bene che il Bari non pensi per ora all'Europa ma ritrovi il filo del bel racconto calcistico scritto fino a qui. L'Atalanta che vuole la salvezza è stata più concreta, forse più cinica. Ma è anche così che si merita di vincere una partita".

Come giudichi l’operato del Bari nel corso della finestra invernale di calciomercato?

"Secondo me non ha fatto male, direi da 6,5 se dovessi dare un voto. Ha voluto dare spazio a Greco che non trovava grandi opportunità in questa squadra e abbiamo visto che sabato è andato a segno alla prima occasione con la maglia del Cesena. Con il Bari aveva collezionato soltanto cinque presenze e una rete e francamente penso che fosse un peccato relegarlo in panchina e non poterlo utilizzare. Ha sicuramente corretto la mancanza di alcune alternative laddove ce n'era bisogno. Ha valide alternative in tutti i reparti, un altro attaccante cattivo e capace di tenere palla se occorre. E' stata una campagna di completamento, non di rafforzamento. Ha una rosa che sta facendo molto bene e uno spogliatoio che mi pare abbia trovato perfettamente la quadratura del cerchio".


Secondo te, i biancorossi devono ambire soltanto a una salvezza tranquilla o a qualcosa di più importante?

"Il Bari ormai è salvo, secondo me ormai solo un tracollo lo può mettere in difficoltà. Non mi aspetto che succeda qualcosa di strano nello spogliatoio, a meno che qualcuno non voglia fare del male alla squadra. E' un Bari che può guardare anche un po' più in su e con qualche ambizione in più, magari non subito, può solo regalare altre. grandi soddisfazioni, se non perde la tramontana. Ho visto che in città è tornato l'entusiasmo e la squadra gioca nel suo catino del San Nicola come se fosse ogni volta una finale e tutti quando giocano lì pagano dazio".


Barreto può davvero arrivare a mettere a segno venti gol come ha dichiarato di recente?

"Barreto può arrivare a segnare venti gol se il Bari continua a giocare così, se continua a trascinarlo e se continua a sostenerlo. E' un Barreto che è cresciuto molto soprattutto nel campionato in cui ha riportato la squadra nella massima serie. E' molto diverso dal primo Barreto di Treviso e Udine, dove rappresentava l'oggetto misterioso e la società friulana ha creduto molto poco in lui. Ha preso convinzione dei propri mezzi e sicuramente è un ragazzo di grande talento. Da qui a dire che possa entrare nella Selecao mi sembra prematuro anche perchè a quei livelli ci sono ben altre concorrenze, è un pianeta in cui le opportunità sono davvero molto poche e bisogna sapersele costruire. Comunque se saprà essere continuo continuando a giocare come ha fatto finora soprattutto dimostrando la grande velocità e la grande tecnica di cui dispone in un campionato difficile come quello italiano gli può dare grandi opportunità. Se non perde la testa e non se la monta, Barreto può arrivare anche oltre i venti gol. Questo dipende però da tutto il Bari e da questo orologio che Ventura dovrà stare attento a controllare nei meccanisimi: è perfetto però basta un granello di sabbia per incepparlo. Mi auguro che se la società vuole veramente costruire qualcosa in futuro sulle basi della scorsa stagione e poi su quelle ancora più solide buttate quest'anno, spero che il Bari riesca a trattenere il brasiliano e costruire anche con lui una grande squadra, affinchè diventi una squadra che possa guidare il Sud alla conquista di qualche posto al sole. Non basta solo il Napoli, bisogna riallargare la geografia di questo campionato e bisogna dimostrare che ci sono delle realtà che, magari con difficoltà economiche, sanno però farsi valere e sanno programmare il futuro. Il Bari ha vissuto stagioni difficili, ha vissuto un inizio di stagione complicato, ma penso che da questa squadra ci si possa aspettare molto di più".

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Sezione: Esclusive / Data: Gio 11 febbraio 2010 alle 09:00
Autore: Luca Iannone
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