Il sogno di ogni tifoso del Bari è quello di vedere in campo uno che rappresenti la maglia e ne incarni il suo significato. Tra i giovani biancorossi presenti nelle rappresentative giovanili ce n'è uno con queste caratteristiche. Il suo nome è Luca Sassarini ex capitano dell'Under 15, oggi protagonista con la maglia della formazione Primavera.

Il baby calciatore, tra l'altro, è figlio d'arte. Il suo papà è l'ex difensore biancorosso Carlo Sassarini, con la maglia del galletto per cinque stagioni. Luca inizia il suo percorso di calciatore all'età di cinque anni, spinto dalla passione di suo padre, perché lo seguiva spesso agli allenamenti, ereditandone tra l'altro il ruolo di difensore. Sassarini è un terzino versatile, che può ricoprire entrambe le fasce, veloce, abile con entrambi i piedi, dotato di un buon colpo di testa. In passato ha dichiarato di ispirarsi al suo papà Carlo, ma di avere come modello di riferimento Paolo Maldini.

Agli amici ha raccontato di impegnarsi duramente per diventare calciatore professionista. Quel sogno che lo ha portato ad oggi a vestire la maglia del Bari dopo una lunga trafila: inizia a cinque anni nella Pro Calcio, per poi trasferirsi alla società di De Vezze. Il suo percorso lo porta prima alla scuola calcio Intesa per poi approdare definitivamente nel settore giovanile del Bari dove inizia una lunghissima storia d'amore che lo porta ad indossare la fascia da capitano nell'Under 15, 16 e 17, ed infine nella squadra Primavera. Quella che sta per concludersi è la settima stagione con la maglia biancorossa. Il suo sogno? Quello di esordire un giorno in prima squadra. Il terzino biancorosso non è solo un semplice calciatore delle giovanili, ma un vero e proprio tifoso del Bari.  Non si perde una partita, a volte anche dalla curva. Passione sbocciata da piccolo quando, appunto, ha vestito per la prima volta quella maglia che per un barese ha un peso specifico non indifferente.

Bari, gioie e dolori: le lacrime di Luca Sassarini dopo la finale persa

Il 27 giugno del 2022, l'Under 15 di Michele Anaclerio si ferma a un centimetro dal sogno scudetto, sconfitta in finale dal Cesena. Al termine del match, proprio capitan Luca Sassarini si lasciò andare ad un pianto che non lasciò indifferenti i supporter biancorossi davanti alla tv. Per quanto triste, quell'immagine rappresentò l'attaccamento di quei ragazzi alla maglia biancorossa. 

Il ruolo di papà Carlo sulla crescita di Luca è importantissimo. Molti consigli, ma anche tanta libertà di scelta, perché non lo ha "costretto" a scegliere il calcio come sport. Al primo posto predilige la severità. L'ex calciatore non è il tipo da facili complimenti, raccontano gli amici, ma cerca al contrario di "bacchettare" Luca sugli errori in modo da renderlo prima di tutto un futuro uomo e poi calciatore. 

Il primo traguardo il baby terzino lo raggiunge qualche mese fa quando ha potuto allenarsi in prima squadra con calciatori che fino a quel momento aveva seguito solo dagli spalti o in tv. Ora viene la parte più bella, ma anche più difficile. Ma il figlio d'arte è ben cosciente che con i sacrifici si possono raggiungere risultati impensabili.

Un talento assolutamente da tener d’occhio, col sorriso e la spensieratezza di chi adesso vuole soltanto divertirsi.

Sezione: Giovanili / Data: Mer 15 maggio 2024 alle 15:00
Autore: Giosè Monno
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