Con l'arrivo del nuovo tecnico Moreno Longo, il modulo di riferimento del Bari 2024/25 è ancora un'incognita. L'allenatore piemontese, soprattutto negli ultimi anni, si è spesso affidato ad una difesa a tre. Anche i vari tecnici che si sono susseguiti sulla panchina biancorossa quest'anno hanno sperimentato questo tipo di schieramento tattico, con alterne fortune.

Il primo ad aver schierato tre difensori, nell'annata appena trascorsa, è stato Pasquale Marino: alla sua terza partita, in casa contro l'Ascoli, vista l'assenza di Di Cesare, schierò Pucino, Vicari e Zuzek con Ricci e Dorval larghi: il match terminò 1-0 per i galletti. A tre è stata giocata anche la pazza partita contro la Feralpisalò, finita 3-3 a Piacenza. In quell'occasione, Di Cesare riprese il suo posto al posto di Zuzek al centro della difesa con Pucino e Vicari accanto. Stessa formazione anche contro il Venezia, che sconfisse con un secco 3-0 i biancorossi: dopo quel match, Marino accantonò questo sistema di gioco e passò ad un lineare 4-3-3.

Anche Iachini ha tentato di utilizzare questo schieramento, fallendo però tutte le gare: nelle 5 partite in cui il tecnico ex Fiorentina utilizzò la difesa a tre, arrivarono 4 sconfitte e un pareggio. Iachini diede fiducia a Matino, schierandolo spessissimo come braccetto di destra affianco a Vicari e Di Cesare.

Questo approccio tattico, però, non evoca solo brutti ricordi: nella partita più importante dell'anno, ossia la gara di ritorno dei playout contro la Ternana, mister Giampaolo sorprese tutti e schierò il 3-5-2, con Dorval e Ricci esterni e il trio esperissimo formato da Di Cesare-Vicari e Pucino. Il match, il migliore della stagione del Bari, terminò 0-3 e portò alla salvezza: Longo potrebbe ripartire da queste certezze per fondare il Bari del futuro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 28 giugno 2024 alle 07:00
Autore: Alessio Bonavoglia
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