Il mercato invernale ha portato una ventata di novità in casa Bari, con tre nuovi innesti arrivati per dare nuova energia ad una squadra che punta alla zona playoff. In attacco è sbarcato Nicholas Bonfanti, proveniente dal Pisa, con l’obiettivo di portare freschezza e incisività ad un reparto che finora ha faticato a trovare continuità sotto porta. A centrocampo, invece, sono arrivati Gastón Pereiro dal Genoa, chiamato a dare più qualità e fantasia alla manovra, e Giulio Maggiore dalla Salernitana, che si è inserito con carattere e dinamismo, risultando subito un elemento chiave sia in fase difensiva che di costruzione del gioco. Ma come si stanno ambientando questi nuovi volti in biancorosso? Ecco un bilancio del loro impatto finora.

Maggiore ha impattato alla grande nel mondo biancorosso, diventando subito un elemento chiave per il centrocampo del Bari. Due gol nelle prime sei partite, entrambi pesanti contro Mantova e Samp, e una continuità di rendimento che lo ha visto partire titolare quasi sempre, con l’unica eccezione della sfida contro la Cremonese. Dopo la parentesi poco felice in Campania, per lui questo è un vero riscatto, e la sua grinta sta conquistando tutti: staff, compagni e tifosi. Il suo contributo è quello che serviva a un reparto che aveva bisogno di maggiore incisività, e oggi Maggiore è uno di quei giocatori a cui è difficile rinunciare. Il Bari ha il diritto di riscatto fissato a un milione di euro, e a questo punto l’idea di vederlo ancora a lungo con questa maglia non sembra tanto lontana.

Bonfanti è stato subito gettato nella mischia da mister Longo, che gli ha dato fiducia schierandolo titolare in cinque occasioni e facendolo entrare a gara in corso in altre tre. Da quando è arrivato, ha sempre trovato spazio, ma a livello realizzativo il suo impatto è stato ancora limitato: un solo gol, segnato nella vittoria contro il Frosinone. Un dato che riflette le difficoltà dell’intero reparto offensivo, ancora alla ricerca della giusta alchimia per sbloccarsi. Lo “Squalo” spesso appare isolato e poco coinvolto nel gioco, tocca pochi palloni e fatica a esprimere al meglio le sue qualità. Nonostante ciò, Longo continua a puntare su di lui, segno che crede nelle sue potenzialità. Ora toccherà al giocatore rispondere presente nelle prossime gare, le più delicate della stagione, per dimostrare di poter essere un fattore determinante per il Bari.

Tra i nuovi arrivati, quello che finora ha faticato di più a lasciare il segno è Pereiro. Solo una partita da titolare, tre spezzoni da subentrato e altrettante panchine, con un rendimento ancora lontano dalle aspettative. L’unico lampo è arrivato con il gol contro la Juve Stabia, in una gara poi persa, ma nel complesso il trequartista non è ancora riuscito a imporsi. La sua prova opaca contro la Cremonese ha complicato ulteriormente le cose, tanto che mister Longo sembra avergli ridotto progressivamente lo spazio: dal 15 febbraio in poi, ha giocato appena otto minuti, nell’ultima sfida contro la Salernitana. Probabilmente la condizione atletica non è ancora ottimale, viste le poche occasioni avute finora, ma il suo talento non è in discussione. Il Bari dovrà metterlo nelle migliori condizioni, perché nel rush finale della stagione uno come Pereiro può ancora diventare un’arma preziosa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 20 marzo 2025 alle 21:00
Autore: Martina Michea
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