È stato un martedì all'insegna del Futbol quello appena trascorso al San Nicola. In una cornice di pubblico instancabile e inesauribile, i ragazzi di Moreno Longo hanno strappato un pari al Sassuolo di Fabio Grosso, tra le candidate alla promozione e ritornato in cadetteria dopo undici anni. La partita è meritatamente finita in parità, con forse il rammarico di non aver sfruttato prima l'espulsione di Lovato, arrivata un'ora prima del fischio finale. Nelle successive parole, andiamo a sciorinare quelli che sono stati gli aspetti positivi di ieri sera.

Finalmente Lasagna. Potrebbe essere l'esclamazione di un qualsiasi bambino che la domenica pranza dalla nonna, ma nel contesto in cui ci ritroviamo a parlare è una frase di sollievo che i tifosi speravano di pronunciare sin dalla prima partita. La zampata sull'assist di Sgarbi è entrata nel tabellino, ma al centravanti ex Udinese va dato il merito di aver portato al cartellino rosso il difensore neroverde. Nel complesso, a onor di cronaca, non è stata una prestazione indimenticabile. Ma farsi trovare al posto giusto al momento giusto nei due momenti focali della partita è dote da grandi attaccanti. 

Le parole del draw man nel post gara mostrano anche un ulteriore lato interessante della gara: l'intesa con Novakovich. Dopo le precedenti partite in cui i due sopracitati si sono alternativamente dati il cambio, eccetto il secondo tempo contro la Juve Stabia, ieri abbiamo assistito a uno sposalizio che va raffinato ma che potrebbe, per caratteristiche, essere interessante e riproponibile. Tra l'altro, anche se la rete gliel'hanno annullata per tocco di mano di Manzari, l'ariete americano ha disputato una buona partita di sponde e sacrificio, dimostrando la sua imprescindibilità nello scacchiere biancorosso.

Tra gli altri singoli che si son distinti, tenendo conto che è stato per lui un esordio, si segnala Valerio Mantovani. Pulito negli interventi, sicuro nel gestire il pallone, anche lui in gol ma con l'urlo di gioia immediatamente strozzato dal fuorigioco. Facilitato anche dalle difficoltà offensive avversarie in seguito all'espulsione, ha comunque fatto vedere interessanti spunti in una partita dall'alto tasso di difficoltà. 

Come spesso accade in queste analisi, ciò che salta più all'occhio lo si tratta alla fine, come un dessert che allieta il palato dopo una cena saporita. La squadra ha messo in campo tutto quello che aveva, soprattutto in termini di alternative offensive, per acciuffare un pareggio dolce-amaro; una gara nuovamente iniziata sotto i peggiori auspici, malgrado un buon approccio nei primi quindici minuti, ma di cui questa volta il finale è stato diverso. Chiaramente, in un percorso di 38 giornate, il solo cuore non può sempre sopperire la tecnica. Però ieri sera, si è percepita un' attitude vogliosa, arcigna, a voler andare oltre le sbavature e l'inconcludenza. Restiamo fiduciosi che oltre l'atteggiamento possa esserci anche la qualità, e che il morale possa gradualmente tornare alle stelle, laddove il Bari merita di stare. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 agosto 2024 alle 12:00
Autore: Piervito Perta
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