Una salvezza da incorniciare quella conquistata da mister Federico Giampaolo in sella al Bari nella stagione appena conclusa. Sono bastate appena sette 'presenze' in panchina per restare nella storia. Da persona gentile e misurata, oltre che da tecnico competente, Giampaolo ha analizzato la fine del rapporto con il sodalizio biancorosso.

Nelle ultime ore si è parlato molto di un suo rifiuto alla proposta di allenare l'under 17 del Bari. Cosa può aggiungere in merito? "Guardi, le dico la verità. Il ciclo a Bari è terminato. Dopo due stagioni, dove abbiamo fatto un grande lavoro, scovato anche qualche ragazzo interessante, non succedeva da anni che il settore giovanile lanciasse in prima squadra qualche giovane di belle speranze, è giusto guardare al futuro e cercare qualcosa di diverso. Il Bari mi aveva offerto un biennale con la possibilità di iniziare un nuovo ciclo con l'Under 17 ma ho rifiutato perché voglio mettermi in gioco e provare a fare il grande salto. I cicli finiscono, nel calcio è normale, quindi non ne farei un caso. La ciliegina sulla torta del nostro percorso è stato il finale di stagione con la prima squadra, dove abbiamo vissuto un mix di emozioni difficilmente ripetibili. Ho lavorato bene con tutti, a partire dai ragazzi che ringrazio di cuore, specie per la fiducia e l'impegno".

Come si spiega la scelta di affidare la panchina della Primavera al suo collaboratore Di Bari, non tenendo conto delle gerarchie precedenti?  "Nelle giovanili si lavora così,  per una questione di continuità. Di Bari lo scorso anno era il tecnico dell'Under 17 ed ha allenato i ragazzi che nella prossima stagione disputeranno il campionato Primavera. Per una continuare il percorso intrapreso nelle stagioni precedenti ritengo sia giusto così. Io, avendo terminato il ciclo, avrei invece dovuto iniziare nuovamente con i ragazzi più giovani".

E' rimasto deluso dal fatto che il presidente non abbia fatto alcun cenno della sua impresa nella conferenza stampa di qualche settimana fa? Praticamente non ha mai nominato nè lei nè il suo staff: "Le parole lasciano il tempo che trovano. Nel mio cuore so perfettamente come il presidente c'è stato vicino e supportato in tutto quel mese. Mi ha ringraziato in privato e questo contava per me. Magari non ci avrà pensato. Questo non cambia il mio pensiero su di lui. Sentirsi dire grazie pubblicamente  è indubbiamente gratificante, ma alla fine restano solo parole di circostanza. Sono i comportamenti che fanno l'uomo e lui lo è stato fino alle fine". 

Come e dove sarà il futuro di Giampaolo? "Proverò a mettermi in gioco in un nuovo progetto. Avrei potuto accettare la proposta del Bari, vivendo qui con la famiglia per me sarebbe stata una comodità. Ma nel nostro lavoro gli stimoli sono importanti. Ho voglia di fare qualcosa di diverso".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 03 luglio 2024 alle 18:15
Autore: Giosè Monno
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