Moreno Longo nel post partita ha commentato così ai microfoni di Radiobari la vittoria contro il Frosinone: Vittoria fondamentale anche guardando agli altri risultati. L’avversario era insidioso e il campo non ha agevolato il nostro gioco.  Possiamo usare anche il modulo con 2 punte. Essendo passati loro a 4 era opportuno giocare 2 vs 2 con i centrali avversari".

Sul lavoro settimanale: “Abbiamo lavorato su noi stessi. In B nell’ultimo quarto d’ora succede l’imponderabile. Quando c’è da battagliare c’è da battagliare. Non bisogna usare il fioretto ma la clava. Il Bari c’è sempre stato. Abbiamo sbagliato 3 partite su 24 ma abbiamo sempre fatto la partita, abbiamo creato tanto. Ci è mancato quello step da grandi che permette di essere cinici e portare a casa le partite dove si gioca meno bene".

Sul mercato e la situazione infortunati e squalificati: “Siamo in un momento di emergenza. Dobbiamo ritrovare gli infortunati e colmare le squalifiche di Benali e Maita. Stiamo cercando un centrocampista. Nessuna novità ma le trattative vanno avanti. Per Maggiore c’è ancora possibilità. Procuratori e giocatori devono avere la stessa idea altrimenti è un problema. Simic è scivolato nel riscaldamento date le condizioni del campo e non se la sentiva. Problema all’adduttore. Pucino ha una contusione al ginocchio che si è subito gonfiato.”

Sui nuovi arrivati e Favilli: “Eravamo convinti fosse forte Favilli. Il punto interrogativo era sulla condizione. Se sta bene è un giocatore forte. Ce lo teniamo stretto. Sono contento dei nuovi arrivati. Non era scontato prendere giocatori della qualità di Bonfanti e Pereiro".

E sul sogno playoff: “Il sogno playoff la squadra non l’ha mollato. È giusto dire sogno perché se dovesse succedere andrebbe oltre le aspettative. Ci guardiamo anche alle spalle. In questo campionato non si scherza. La Serie B non perdona. La gente meriterebbe i playoff. A Cesena sembrava giocassimo in casa. Faremo di tutto per regalare questa gioia”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 02 febbraio 2025 alle 20:10
Autore: Cosimo Mirizzi
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