Il futuro di Nosa Edward Obaretin potrebbe avere ancora tinte biancorosse. A dirlo è il suo agente, Lorenzo Lazzari, che racconta una stagione vissuta in crescita, tra ambientamento, fiducia e un ruolo sempre più centrale nel Bari.
“È stato molto soddisfatto di quest'annata – racconta Lazzari – si è ambientato bene, ha trovato una realtà seria, con uno staff tecnico molto preparato ed esigente, che è riuscito a tirare fuori da lui tantissime cose positive. Dall’altra parte, anche lo staff dirigenziale ha avuto un peso fondamentale: penso in particolare a Valerio Di Cesare, che è stato una sorta di ala protettiva. Un riferimento vero e proprio. Il suo passato da calciatore in quel ruolo, a certi livelli, ha reso tutto più semplice per Nosa”.
Il difensore, arrivato in prestito dal Napoli, ha saputo conquistare spazio e fiducia in poco tempo. Un percorso facilitato anche dalla connessione tra le due società, entrambe appartenenti alla galassia De Laurentiis, ma – precisa Lazzari – non determinata da essa:
“Il fatto che Bari e Napoli abbiano un punto in comune nella proprietà ha sicuramente agevolato i tempi, ma la scelta è stata fatta prima di tutto per motivi tecnici. Magalini, Di Cesare, lo staff e l’allenatore hanno voluto il ragazzo e, dopo una condivisione tecnica, è arrivato il via libera. In ogni caso, anche senza il legame tra le proprietà, la cosa si sarebbe fatta. Ma è chiaro che questa struttura favorisce operazioni ben organizzate”.
Obaretin era reduce da un’ottima stagione a Trento e aveva attirato l’interesse di diverse squadre di Serie B. “Quando si è presentata l’opportunità Bari – continua Lazzari – non ci ha pensato due volte. Oltre alla categoria, hanno inciso molto la piazza, la tifoseria, l’ambiente. Sono stati elementi determinanti”.
L’esperienza positiva potrebbe non finire a giugno. Anzi, le premesse per continuare insieme ci sono:
“La sua intenzione è di crescere ancora, magari proprio a Bari. Lui si trova benissimo in città, si è legato molto al gruppo, al club, a tutte le persone che lo circondano. È un ragazzo umile, ma anche molto ambizioso. Al momento, però, abbiamo deciso insieme di restare concentrati sugli obiettivi di squadra. Parleremo del futuro solo a fine stagione, ma sì: c’è una possibilità concreta di rivederlo ancora qui. Magari in Serie A”.
Anche il rapporto con l’allenatore è stato un tassello prezioso: “Ha grandissima stima del mister e di tutto il suo staff. Lavorano tanto, con intensità e grande passione. E Nosa è un lavoratore vero, per questo si è trovato molto bene con questa metodologia”.
Infine, una riflessione tecnica che può orientare anche il futuro: “Lo conosco da tanti anni e ho la presunzione di pensare che una difesa a tre esalti al massimo le sue caratteristiche. Ha giocato da terzino sinistro, ma anche da centrale. Questa capacità di adattarsi e di leggere le situazioni diverse all’interno della stessa partita è una sua grande forza. La duttilità è una risorsa”.
Per ora, occhi puntati sul campo e sull’obiettivo playoff. Ma con un legame così saldo costruito in pochi mesi, Bari e Obaretin potrebbero davvero scrivere un altro capitolo insieme
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