Un sabato sera da sballo. Calcisticamente parlando, la sfida tra Reggina e Bari del 17 dicembre alle 20.30 al Granillo può essere presentata così. Le due compagini arrivano a questo match distanti tre punti in classifica, con i calabresi secondi della classe ed i pugliesi terzi. Ci si aspetta, dunque, una partita con i fiocchi, impreziosita ancora di più dal gemellaggio ultratrentennale che unisce le due tifoserie.

Una festa dello sport, i cui ultimi precedenti risalgono alla stagione nel girone meridionale della C del 2019-’20, quando i due club chiusero la stagione regolare, con la sospensione del campionato causa Covid dopo la trentesima giornata, separate in graduatoria da 9 punti, con gli amaranto primi, a festeggiare la promozione in B, ed i baresi di Vivarini secondi, eliminati infine in finale playoff dalla Reggiana.

Di quell’annata, nel corso della quale i team pareggiarono entrambi i confronti tra loro con il risultato di 1-1, sono parecchi i reduci ancora in rosa da ambo le parti. Nel Bari, infatti, ricorderanno bene quanto successo allora in parecchi: da Scavone, attualmente fuori lista, fino a capitan Di Cesare, Antenucci, Frattali, Folorunsho e Maita. Questi ultimi due, tra l’altro, vivranno l’incontro anche da ex, avendo raccolto rispettivamente 47 e 10 presenze con i calabresi in carriera. C’è, poi, lo strano caso del baresissimo Nicola Bellomo, allora in forza alla Reggina, che nel suo percorso professionale ha raccolto 110 presenze e 10 reti in Calabria. Ora, per il calciatore, tornato quest’estate nell’organico biancorosso, il ritorno al “Granillo” con la maglia del Bari.

Nei ranghi reggini, invece, rammenteranno quell’annata, conclusa per loro in maniera trionfale con la promozione tra i cadetti, profili come il difensore trentunenne Giuseppe Loiacono, tra l’altro nato nel capoluogo pugliese e prodotto delle giovanili dei galletti, il terzino sinistro Daniele Liotti ed il centrocampista offensivo Rigoberto Rivas

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 dicembre 2022 alle 16:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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