Arrivato a Bari con grandi aspettative, dopo l'ottima stagione ad Avellino, Lorenzo Sgarbi si è sin da subito imposto come uno dei possibili titolari nel nuovo Bari di Longo. Inserito nei due dietro l'unica punta, insieme a Sibilli, l'ex Avellino è stato titolare per tutto il precampionato, risultando tra gli undici anche nel primo match contro la Juve Stabia. All'intervallo viene sostituito per fare spazio a Novakovich, per cercare di recuperare il risultato dopo il doppio vantaggio contro delle Vespe. La sua prestazione, come quella di tutta la squadra, risulta insufficiente.

Nel successivo match contro il Modena, viene proposto titolare Manzari al suo posto, con Sgarbi che subentra soltanto nel finale di gara per tentare l'assalto al pareggio, ma il tempo a sua disposizione è troppo poco e i biancorossi perdono il match.Nella partita interna col Sassuolo non gioca da titolare, ma subentra all'alba del primo tempo al posto dell'infortunato Sibilli. Si rende protagonista di un'ottima prestazione, cercando di allargarsi spesso sulla fascia, puntando l'uomo e mettendo diversi cross in mezzo. Al 94' trova il passaggio vincente: ingresso sulla fascia destra, cross perfetto in area per l'accorrente Lasagna che deve solo depositare in rete.

Nel match con la Sampdoria la situazione si ripete: Longo passa al 3-5-2 e Sgarbi si accomoda in panchina, subentrando solo nel finale per tentare l'assedio alla porta doriana. Il Bari ci prova, ma il match è stregato.Nell'incontro casalingo con il Mantova la coppia Falletti-Lasagna viene schierata titolare per la prima volta. Un copione che si ripeterà nei successivi incontri. Sgarbi subentra al minuto 67 ed ha il tempo di servire l'assist vincente, su corner, a Mantovani, che colpisce benissimo e fulmina Festa.Col Frosinone, a partita ormai indirizzata, subentra senza incidere particolarmente.Nei successivi due match, contro Cosenza e Cremonese, non scende mai in campo. Con i lupi, dopo l'espulsione di Lella, il Bari si arrocca in difesa. Con la Cremonese Longo opta per far subentrare la poderosa coppia Novakovich-Favilli piuttosto che Sgarbi.

L'ex Avellino era partito con altre ambizioni, ma il cambio di modulo e l'apporto di nuovi innesti hanno inevitabilmente compromesso il suo minutaggio. Chissà che dopo la sosta non possa ritrovare il campo, soprattutto in match dove gli avversari lasciano più spazi, in cui Sgarbi ha dimostrato di poter far male.

Sezione: News / Data: Gio 10 ottobre 2024 alle 19:00
Autore: Armando Ruggiero
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