Un gol di Iniesta al secondo supplementare regala la Coppa del Mondo alla Spagna, la prima della sua storia, due anni dopo la vittoria dell'Europeo. Furie Rosse in delirio, tanta delusione per un'Olanda fallosissima ma anche sciupona, soprattutto nella ripresa.

LE FORMAZIONI - Del Bosque lascia ancora in panchina sia Fabregas che Torres, e dona fiducia a Pedro, che completa il terzetto d'attacco insieme a Villa e Iniesta. Tre anche a centrocampo, con Busquets, Xavi e Xabi Alonso, e quattro in retroguardia: Puyol e Piqué centrali, a protezione di Casillas, Sergio Ramos e Capdevila terzini. Nell'Olanda, Van Persie terminale offensivo; alle sue spalle, mica cotica: Robben, Sneijder e Kuyt. Tanta fantasia, tanta qualità, sorretta da un binomio di centrocampo composto da Van Bommel e De Jong. Dinanzi a Stekelemburg, quattro difensori: Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen e Van Bronckhorst.

PIÙ CALCI CHE CALCIO - Eh si, è proprio così: più calci che calcio. Cinque ammoniti solo nel primo tempo, con il direttore di gara, l'Inglese Howard Webb, che "grazia" De Jong e Van Bommel, autori di due entrate sciagurate su Xabi Alonso e Iniesta. Il giallo dato loro è l'emblema che la leggenda degli "arbitraggi all'inglese" non è poi così fasulla. E questo gioco falloso di stampo olandese condiziona la partita: Spagna ostacolata nella manovra, oranje che tentano, dunque, di approfittarne. Robben va vicino al gol allo scadere di primo tempo - bella la risposta di Casillas - la Spagna si fa vedere a inizio partita con Villa e Sergio Ramos. Poi, poco altro in quarantacinque minuti che non hanno mostrato un calcio così spettacolare.

RISULTATO CONGELATO - La partita è molto fallosa anche nella ripresa, anche se un po' più divertente. Perché Robben e Villa si divorano gol apparentemente fatti, Sergio Ramos se ne sbafa uno a dieci dal termine, solo soletto dinanzi la porta. L'Olanda continua nella sua tattica: spezzare sul nascere il gioco spagnolo. Del Bosque richiama un deludente Pedro, inserendo Navas. Poco prima della fine dei novanta regolamentari, fuori anche Xabi Alonso per Cesc Fabregas, esattamente cinque minuti dopo che Robben si mangia il gol-mondiale, lanciato a tu per tu con un Casillas che lo anticipa d'istinto. Nell'Olanda, entrato in precedenza Elia per Kuyt. Zero a zero al 90': si va all'extra-time.

INIESTA È MONDIALE - Supplementari in cui accade di tutto: la Spagna si divora l'inverosimile nel primo tempo, con Fabregas, Iniesta e Navas, e nel secondo viene espulso Heitinga: fallo su Iniesta lanciato a rete, è doppio giallo. Poi, la svolta decisiva: Torres, entrato per Villa all'inizio del secondo tempo extratime, inventa un assist perfetto per Iniesta: posizione regolare, controllo e tiro. Gol, proteste avversarie per un presunto offside, Webb convalida, Spagna in delirio.

TRIPLICE FISCHIO - Arrembaggio olandese in extremis, Torres si fa male involandosi in contropiede, due minuti di recupero, poi parte la fiesta española! Furie rosse in Paradiso, sul tetto del mondo per la prima volta nella loro storia, e olandesi con le lacrime agli occhi. Risultato, questo, che premia una formazione spettacolare, la più bella di questo Mondiale. Oranje bravi a resistere per più di 115 minuti, poi l'acuto di Iniesta, hombre del partido, che decide, due anni dopo la vittoria di Euro 2008, i nuovi campioni del Mondo. E, soprattutto, il nuovo Nostradamus: il polpo Paul.

Sezione: Sudafrica 2010 / Data: Lun 12 luglio 2010 alle 00:01 / Fonte: tuttomondiali.it
Autore: Gaetano Nacci
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