L'ultimo giorno di calciomercato ha regalato un rinforzo inaspettato per il pacchetto arretrato. Si tratta di Pierluigi Pinto, calciatore di proprietà della Fiorentina ma in prestito alla Salernitana in questa prima parte di stagione. Il classe '98, nativo di Brindisi, è un difensore centrale di piede mancino, dotato di un fisico abbastanza imponente (alto 1.88 cm) e capace di sapersi disimpegnare sia in una retroguardia a 3 che a 4.

Nell'ultimo anno e mezzo il ragazzo è stato protagonista di una crescita importante. Dopo diverse stagioni da protagonista nel settore giovanile viola (zero trofei ma 3 sconfitte tra finali Scudetto Primavera e torneo di Viareggio), ha iniziato il suo percorso professionistico tra le fila dell'Arezzo. Nel club toscano il ragazzo è riuscito subito a conquistare la fiducia di mister Dal Canto, divenendo così un titolare inamovibile: 38 presenze stagionali (solo una da subentrante). La squadra si è, infatti, rivelata tra le più piacevoli sorprese dello scorso campionato, concluso al quarto posto nel Girone A di Lega Pro e con l'eliminazione ai quarti dei playoff dal Pisa, poi promosso.

Nonostante il ko, le buone prestazioni di Pinto in campo hanno garantito ugualmente il salto di categoria, concretizzatosi con la chiamata dell'ambiziosa Salernitana. Nei sei mesi in Campania, pur davanti ad un'elevatissima concorrenza, si è tolto la soddisfazione di esordire in B (4 presenze, tutte dal primo minuto), guadagnandosi diversi apprezzamenti da parte del tecnico Ventura, che lo ha definito come un punto di forza per il futuro della squadra.

Lo stesso minutaggio ridotto rientra però tra le motivazioni che hanno spinto Pinto a cambiare aria nelle ultimissime ore di trattative. Bari appare una scelta non casuale ma ambiziosa, con il giocatore convinto di sapersi ritagliare uno spazio. All'interno della rosa biancorossa andrà a rimpiazzare la figura di Giuseppe Esposito, passato alla Fermana, ma con maggiori chance di poter infastidire le gerarchie di mister Vivarini. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 01 febbraio 2020 alle 11:00
Autore: Gianmaria De Candia
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