Tra meno di una settimana si disputerà Bari-Catanzaro. Il match sarà un'ulteriore prova per testare la crescita dei biancorossi, ma sarà anche l'occasione per ritrovare, al San Nicola, un discusso ex. Si tratta di Ciro Polito, che a giugno ha lasciato Bari e si è accasato proprio al Catanzaro.

Arrivato in Puglia nel giugno 2021, dopo una stagione da dimenticare, il direttore napoletano, come prima cosa, porta nel capoluogo un allenatore semi sconosciuto: Michele Mignani. La sua si rivela una scelta vincente e l'ex coach del Siena guida i galletti in un campionato trionfale, culminato con la promozione in B, ottenuta in casa del Latina. I meriti di Polito sono tanti: oltre ad azzeccare la scelta dell'allenatore, rivoluziona la squadra e inserisce i tasselli giusti. In difesa il roccioso Terranova, mentre sulla fascia il rampante Giacomo Ricci, ​​​​​​mentre sul lato opposto l'esperto Pucino. A centrocampo la freschezza di Mallamo, mentre sulla trequarti l'esperienza e la classe di Ruben Botta. In attacco, per affiancare Antenucci, sceglie Walid Cheddira. Le scelte si rivelano tutte adeguate e il Bari è un vero e proprio schiacciasassi nel campionato di C. Il ds, inoltre, nei momenti difficili(pochi) ci mette sempre la faccia, come nel capitombolo interno contro il Campobasso, cui fanno seguito le scuse dell'ex portiere e la promessa di centrare l'obiettivo finale, poi raggiunto.

Nella stagione successiva, da neopromosso, il Bari di Polito e Mignani conferma la rosa dell'anno prima e la puntella con acquisti di qualità. In porta arriva lo sconosciuto Caprile, in difesa l'esperto Vicari, mentre a centrocampo torna Folorunsho, vecchia conoscenza del Bari e in rampa di lancio dopo le stagioni precedenti. Pesca in C Benedetti e, a gennaio, Gregorio Morachioli, che si rivela l'uomo in più della seconda parte di stagione. La cavalcata del Bari è quasi trionfale: dopo una stagione eccezionale, quasi sempre nelle prime posizioni, i biancorossi centrano le finali play-off. L'esito, come noto, è amarissimo per il Bari e per Polito.

La ripartenza è durissima e la stagione che segue si preannuncia in salita. Polito, dopo un mercato al ribasso, esonera Mignani dopo sole sette giornate e chiama al suo posto Pasquale Marino, reduce da varie esperienze negative. L'esperienza del trainer siciliano si conclude dopo pochi mesi e, nel mentre, Polito va spesso faccia a faccia con la stampa, mostrandosi sin troppo sicuro delle sue scelte e del suo operato, ammettendo poco le sue colpe. Il mercato di gennaio, che serviva per rilanciare la stagione, peggiora ulteriormente la situazione e Polito si vede costretto a esonerare anche Marino. Nel frattempo, il rapporto con la piazza si deteriora. I supporter biancorossi disapprova il suo operato, ma soprattutto il suo atteggiamento e lo fanno notare anche durante le partite casalinghe. L'arrivo di Iachini non migliora le cose e il Bari, ormai nelle ultime posizioni, è in una situazione quasi disperata. Il quarto cambio in panchina, con la soluzione interna Giampaolo, sortisce gli effetti sperati, ma soltanto nel ritorno dei play-out. Nel mentre, negli ultimi match, Polito si piazza regolarmente in panchina e la sua presenza infastidisce chi lo vede e probabilmente disturba anche chi è in campo. Nonostante la salvezza, il rapporto è ormai logoro e Polito fa le valigie.

Ora, dopo pochi mesi, tornerà a Bari, nella città che per tre anni è stata la sua casa. Sarà curioso vedere se anche in questa occasione scenderà in panchina e se la curva barese farà sentire la sua voce in merito all'ex ds.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 12 ottobre 2024 alle 07:00
Autore: Armando Ruggiero
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