"Puoi sbagliare la moglie, ma non il portiere o l'attaccante". Questa battuta del direttore sportivo Pantaleo Corvino, ripresa da Antonio Conte qualche tempo fa, fa sorridere, ma spiega esattamente come, in una squadra di calcio, questi due ruoli siano fondamentali. In questa prima fase di calciomercato, il Bari sta cercando una prima punta di spessore da regalare a mister Longo, ma trovare un centravanti che possa davvero fare la differenza non sarà facile.

Nella sua storia, il Bari ha avuto dei "numeri 9" di alto livello, capaci di segnare parecchi gol e di portare la squadra biancorossa in alto. L'ultimo grande esempio è Walid Cheddira, che lo scorso anno ha portato i galletti fino alla finale playoff. Anche Mirco Antenucci, attaccante completissimo, ha lasciato decisamente il segno nella storia biancorossa con oltre 60 gol. Nelle categorie inferiori, da lodare il rendimento di Simone Simeri, trascinatore soprattutto nell'anno della D.

Nel nuovo millennio, tra i grandi bomber biancorossi, da citare Ciccio Caputo, che ha segnato con la media di un gol ogni tre partite con la maglia del Bari. Tanti gol sono stati segnati anche da Vincenzo Santoruvo e Gionatha Spinesi, veri e propri rapaci dell'area di rigore. Buoni ricordi sono stati lasciati anche da Riccardo Maniero, Nenê, Castillo e Kutuzov.

Tante, però, sono state le delusioni. L'ultima è stata George Puscas, arrivato a gennaio ma mai decisivo. Lo scorso anno, invece, c'era tanta attesa per Aurelien Scheidler, mandato in prestito dopo una sola stagione. Sotto la gestione De Laurentiis, delusero le aspettative anche Leonardo Candellone e Rocco Costantino, che hanno trovato la loro dimensione in C.

Ci sono stati anche attaccanti che hanno fatto fortuna altrove, ma che a Bari non hanno inciso granché, come ad esempio Stefano Okaka e Libor Kozak.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 26 giugno 2024 alle 10:30
Autore: Alessio Bonavoglia
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