Cesar Falletti è stato intervistato in un Focus sulla sua vita, calcistica e non, ai canali ufficiali del Bari. Queste le sue parole:

Sul suo arrivo in Italia"Era finito il campionato con il Cerro, ho aspettato un po' di giorni prima di sapere il mio futuro. Avevo 19 anni, non sapevo che fare, mia moglie era senza passaporto. Non sapevo come dire ai miei che sarei partito il giorno dopo. È stata dura ma è stata la cosa più bella che potesse capitarmi e sono felice di quello che ho fatto. Non è stato facile adattarmi. Il calcio italiano è diverso da quello uruguaiano".

Sulla possibilità di giocare in Serie A​​​​​​: "Nell'ultimo giorno di ritiro con il Bologna, mi faccio male nel miglior momento. Una botta mi ha fatto rovinato il collaterale e il menisco. Non sono stato dopo il recupero all'altezza, ma non è facile riprendersi dal primo infortunio della mia carriera. Potevano forse darmi un po' più di tempo per rimettermi a posto. La Serie A rimane un sogno. L'importante ora è fare bene quest'anno ed arrivare più in alto possibile col Bari. Voglio togliermi la spina della Serie A e spero possa andare bene qua. Possiamo fare grandi cose".

Ancora sul Bari"Sono qui per dare una mano. Sono uno che dà tutto in campo. Poi sapete che le partite possono andare bene o male, ma ciò che non deve mancare è la voglia di fare ed aiutare i compagni a conseguire queste cose. Longo? Ci siamo incrociati in albergo. Quando poi sono entrato nel secondo tempo mi ha detto di fare quello che so fare, divertirmi ed aiutare i compagni, visto che la partita era alla mano".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 30 settembre 2024 alle 12:00
Autore: Piervito Perta
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