Fosse arrivato la scorsa estate, o anche a gennaio scorso, si sarebbe potuto parlare di un autentico colpaccio. Guarna infatti, fino alla disastrosa parentesi degli ultimi sei mesi a La Spezia, era reduce da campionati di assoluto livello ad Ascoli. E non caso sul ventisettenne di Catanzaro si erano posate nel tempo le continue attenzioni di club di A, prima che lo Spezia, appena dopo Natale, sbaragliasse la concorrenza con un blitz-lampo ed un ricco triennale.

Il seguito è storia recente. In Liguria Guarna ha mostrato, in sei mesi, tutto quello che di brutto c'era da mostrare nel rovescio della medaglia. Papere, tanti infortuni (tecnici) e prestazioni "ballerine" che ne hanno sancito, di fatto, il prematuro addio.

Di lui dicono che sia un portiere speciale. Non troppo alto, dotato di estrema elasticità, capace di unire a parate ad effetto e clamorose, incidenti di percorso ancor più macroscopici e incomprensibili. Un portiere emozionante, insomma, mai banale, lo potrebbe definire qualcuno. Quel che è certo è che Enrico Guarna giunge a Bari con un'esagerata sete di rivalsa, per riprendere un cammino interrotto. E sarà per questo, oltre che per le note complessità del mercato, che Angelozzi alla fine ha deciso di puntare, dopo una ricerca infinita, proprio su di lui.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 07 agosto 2013 alle 10:55
Autore: Davide Giangaspero / Twitter: @giangadvd
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