Uno dei ruoli fondamentali nel calcio è sicuramente quello del regista. Un po' genio, un po' corsa, un po' tessitore della manovra e un po' anima e corpo di una squadra. In questo contesto chi sta entrando nella storia del Bari è sicuramente Ahmed Benali. Il centrocampista libico si è conquistato un posto nel cuore dei tifosi grazie ad alcune prerogative precise. Cuore, senso della posizione, tecnica individuale e senso di appartenenza. Caratteristiche che infiammano subito i supporters di qualsiasi squadra. A maggior ragione quelli del Bari i quali, notando queste doti, tendono a legarsi affettivamente a questo tipo di calciatori. Ma Benali non è l'unico regista entrato nella storia dei biancorossi. Negli anni, tanti suoi celebri ex colleghi hanno ricoperto questo ruolo con professionalità e attaccamento alla maglia restando ancora oggi nella memoria di tutti i tifosi del Bari.

Non c'è dubbio che Antonio Lopez ricopra alla grande questo ruolo. Totò, barese purosangue, è cresciuto nelle giovanili dei biancorossi e ha vestito la maglia dei galletti in due diversi periodi. Nelle stagioni 1971-72 e 1972-73 Lopez ha giocato ventinove partite segnando tre reti e disputando due campionati di Serie B conclusi entrambi all'undicesimo posto. La "seconda vita" in biancorosso del regista barese è stata, indubbiamente, più esaltante. Le famose due stagioni 1983-84 e 1984-85 sono ricordate da tutti i tifosi baresi come le stagioni delle due promozioni consecutive dalla serie C alla serie A e Lopez è stato protagonista indiscusso. Sommando entrambi i campionati, Lopez ha totalizzato cinquantanove presenze realizzando tre reti. Totò è ricordato con affetto e simpatia da tutti i supporters biancorossi per le sue qualità tecniche e umane e per una grande visione di gioco che aveva in campo.

In ordine di tempo altro grande regista entrato nella storia biancorossa è Antonio Di Gennaro, centrocampista di talento e di carisma, cresciuto nelle giovanili della Fiorentina e arrivato a Bari nel 1988 disputando il campionato di serie B e vincendolo giocando trentadue partite e realizzando tre gol. Di Gennaro diventa il capitano e il simbolo dei galletti di quel periodo. Nei due successivi campionati di serie A, Di Gennaro disputò trentadue partite collezionando un solo gol. Nella sua bacheca c'è anche la Mitropa Cup conquistata nel 1990 nella finale contro il Genoa con il compianto Gaetano Salvemini che in quell'anno allenava la squadra.

Altro beniamino del pubblico barese e regista di raffinata qualità era Emiliano Bigica, cresciuto nelle giovanili biancorosse, che disputò due stagioni con la maglia del Bari. Nella stagione 1993-94 conquistò la promozione in Serie A con Beppe Materazzi in panchina in un'annata davvero esaltante. Nella stagione successiva ( 1994-95) disputò il campionato di massima serie arrivando con la sua squadra dodicesimo in classifica. In totale Bigica ha giocato sessanta partite realizzando due gol.

Infine, è indubbiamente Sergio Almiròn il giocatore che in quella posizione ha lasciato un segno nel recente passato biancorosso. Il calciatore ha giocato le stagioni di serie A 2009-2010 e 2010-11( di fatto le ultime due che la compagine biancorossa ha disputato in massima serie). Colpì subito la sua intelligenza tattica e la sua tecnica sopraffina. Insieme ai suoi compagni diede vita ad un Bari ricordato ancora oggi per il suo gioco spettacolare grazie alle idee e alla capacità professionali di Gian Piero Ventura con una piccola parentesi anche di Bortolo Mutti. Il regista argentino ha giocato cinquantadue partite realizzando cinque reti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 02 ottobre 2024 alle 18:00
Autore: Maurizio Calò
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