Diaw, croce e delizia. Il rilancio in classifica passa anche attraverso le sue reti

Arrivato a Bari come possibile alterego di Cheddira, Davide Diaw fino a questo momento non ha reso come molti si sarebbero aspettati. Due le sole reti messe a referto fino a questo momento, per un rendimento in cui a pesare è stato soprattutto l’infortunio di inizio stagione che ha privato l’ex Mignani del calciatore italiano.

Dopo alcune prestazioni convincenti, Diaw contro la FeralpiSalò ha vissuto non un pomeriggio dei migliori. Così, dopo il calcio di rigore guadagnato, dagli undici metri l’attaccante dei galletti ha sbagliato un penalty poi risultato decisivo in negativo ai fini del 3-3 finale. Da quel momento, sebbene sia stato sempre lui a conquistare la punizione dal quale è scaturito il momentaneo 0-2 di Sibilli, l'ex Modena è scomparso spesso e volentieri dal campo causa, probabilmente, un fattore psicologico che egli stesso non è riuscito a gestire. Per quanto sbagliare sia umano e perseverare diabolico, alla ripresa del campionato contro il Venezia i tifosi ma anche lo stesso mister Marino sperano di ritrovare un giocatore in grado di contribuire alla risalita in graduatoria dei baresi.

Ad oggi, il raffronto fra l’attuale assortimento offensivo e quello della precedente stagione, la dice tutta sui risultati complessivi della squadra. Passato a parte, il numero diciotto biancorosso mise a segno la scorsa stagione 10 reti in 29 presenze a cui si aggiungono le tre marcature in altrettante presenze in Coppa Italia per un totale di 32 presenze e 13 reti. Il Bari aspetta Diaw, ad oggi croce e delizia della società dei De Laurentiis, con l’auspicio che possa tornare già contro i veneti a lasciare il segno