Falletti è senza dubbio l’uomo che quest’anno si sta più distinguendo per le sue capacità nei calci piazzati. Grazie al suo aiuto quest’anno la squadra è riuscito ad andare a segno già due volte (contando che gioca titolare da tre partite). Nella gara contro il Mantova, per la prima volta al servizio della squadra, grazie ad un suo angolo Lella riesce a siglare la sua prima rete al San Nicola. E poi ancora sabato contro il Cosenza quando, dopo aver colpito un palo sfortunato, è incaricato di un calcio d’angolo che trasforma nel migliore dei modi, trovando Pucino in zona dischetto e fornendo un assist per lui. 

Ma nella storia del Bari sono diversi i nomi che ci vengono in mente se pensiamo ai cosiddetti “costruttori di gol”, cioè coloro che hanno inciso sulle partite con i calci piazzati.

Partendo dalla storia più recente ricordiamo Brienza, arrivato a Bari nel 2016. Lui è uno dei primi che ci torna in mente quando pensiamo agli specialisti dei piazzati. Uno dei tanti episodi da ricordare è la punizione fenomenale che regalò tre punti d’oro al Bari di Grosso contro il Pescara, gol che fece esultare tutto il San Nicola. Con la maglia biancorossa giocò due anni (di ottime prestazioni) in Serie B collezionando quasi 70 presenze e 9 gol. Decise poi di rimanere con la squadra anche dopo il fallimento, ripartendo dalla Serie D e contribuendo alla risalita in C (con due reti). 

E ancora più in là nel tempo ritroviamo Barreto, a Bari dal 2008 al 2011. Ricordiamo quando riuscì stendere la Salernitana con una prodezza su punizione, meravigliando tutti i tifosi presenti al San Nicola e regalando al Bari l’ennesima vittoria. E non solo: a Vicenza, quando dopo 13 minuti la squadra era già sotto per 1-0, ci pensò lui a cambiare le sorti della partita con una punizione dai 25 metri che non lasciò scampo al portiere avversario. 

Scavando ancora nel passato ritroviamo Maiellaro, lui che lo scorso 29 settembre ha compiuto 61 anni ed era soprannominato “lo zar” e “il Maradona dei Galletti”. Il numero 10 biancorosso, nato in provincia di Foggia, a Candela, era uno di quei giocatori ai quali si faceva più affidamento quando capitavano i calci piazzati. Questa enorme abilità gli consentì di raggiungere grandi risultati in termini realizzativi, nonostante non sia mai stato un attaccante puro

Nello stesso periodo ricordiamo anche Joao Paulo (lui che in realtà si chiama Sergio Luis Donizetti), altro maestro sulle punizioni. Brasiliano di San Paolo, arrivò nel Bari neopromosso dell’89 dopo essere arrivato secondo in serie B, guidato da Salvemini.

Sezione: News / Data: Mar 01 ottobre 2024 alle 17:00
Autore: Martina Michea
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