Il caso-Mutu non è una parentesi isolata nel doping da stimolanti dietetici: la pratica ha storia più che ventennale, ed ha interessato anche grandi giocatori, come Diego Armando Maradona, positivo all'efedrina durante i Mondiali di USA 94, ingenuità che costò al Pibe de Oro 15 mesi di squalifica.

Il primo caso in Italia risale al lontano 1990 e coinvolse Andrea Carnevale e Angelo Peruzzi: il 1° ottobre i due giocatori, allora in forza alla Roma, vennero trovati positivi alla fentermina (un altro dimagrante priobito) dopo la partita contro il Bari. Sia Peruzzi sia Carnevale si difesero spiegando di aver assunto una pastiglia di "Lipopill", un medicinale che contiene appunto fentermina, dopo una cena abbondante a casa della mamma dello stesso Peruzzi in seguito alla partita di Coppa Uefa contro il Benfica il 19 settembre: entrambi vennero squalificati per un anno (sia in campionato sia in Europa) e la Roma fu multata per 150 milioni di lire.

Il ricorso portato dai giocatori e dalla Roma venne respinto dalla Caf, che non credette nella storia della pillola, oltretutto raccontata con versioni differenti. Si arrivò anche ad un processo penale, nel quale, però sia Carnevale sia Peruzzi uscirono indenni.

Diversi anni dopo (nel 2005, quando il caso cadde in prescrizione), Peruzzi spiegò come sull'affare fentermina avesse realmente mentito.

"Quella pasticca - raccontò il portiere laziale - mi venne data da un giocatore: mi disse che era contro il dolore. Io fui ingenuo ed è giusto che abbia pagato, ma non volevo fosse tirata in ballo anche la mia famiglia. Io però allora valevo zero. Mi dissero che si doveva dire della cena con il presidente Viola, della pillola e di mia madre. Credo che ci diedero un anno di squalifica perché io, Carnevale e Viola dicemmo tantissime bugie. Questa versione fu consigliata al presidente Viola dalle alte sfere della Federazione. Poi ci furono un'inchiesta e un processo penale nei quali io e Carnevale fummo assolti".

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Sezione: Curiosità / Data: Ven 29 gennaio 2010 alle 10:00 / Fonte: eurosport
Autore: Andrea Dipalo
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