Tanta tanta soddisfazione in casa Bari all'indomani della vittoria a Catanzaro per 2-1. Un successo che vale una mezza ipoteca alle velleità di promozione, con la distanza dal secondo posto ora di dieci punti. A sette giornate dal termine del campionato, al Bari basterebbero dunque 12 punti per festeggiare la B. Se poi le dirette avversarie dovessero continuare a frenare, allora la quota promozione sarebbe ancora più bassa. Tornando alla gara del Ceravolo, analizziamo insieme le prestazioni di alcuni singoli.

CHI SALE - Il marchio sulla vittoria e probabilmente sulla promozione è di D'Errico, autore di un tiraggiro alla Insigne. La sua prestazione, però, è stata totale. Nel primo tempo l'ex Monza ha giganteggiato a centrocampo, rendendosi più volte pericoloso. Nella ripresa prima il gol e poi, complici le tante defezioni il ruolo, a tutta fascia con mansioni prettamente difensive. Il risultato è stato ovviamente super positivo. Straordinaria anche la prova offerta da Polverino, che ha fatto ricredere tutti coloro che erano preoccupati dall'assenza di Frattali. Il portierino partenopeo si è dimostrato un vero e proprio gatto tra i pali, volando come faceva l'indimenticabile Gillet. Strepitosa la parata su Vandeputte, con Polverino che è sceso a terra in un battibaleno deviando in angolo. Decisivo.

Lodevole anche la retroguardia difensiva, con la coppia Gigliotti-Terranova ormai vero e proprio baluardo difensivo. Menzione d'onore per il centrale francese, tutt'altro giocatore rispetto al girone d'andata. Un lento mutamento che ha portato Gigliotti a diventare inamovibile e affidabilissimo lì dietro. E Mignani, da ex difensore, si gode la sua solidità e soprattutto il suo carisma.

CHI SCENDE - Trovare qualcuno sottotono dopo una prova così positiva è davvero difficile. Una piccola tiratina d'orecchie va fatta però a Cheddira. L'italo-marocchino è diventato fondamentale negli schemi di Mignani e lo dimostrano gli ultimi minuti di gioco, quando da solo provava a far salire la squadra guadagnando preziosissime punizioni. La sua velocità, unita alla sua fisicità, è un'arma letale in questa categoria. Peccato, però, per la mancanza di lucidità nell'ultimo passaggio. Ieri diversi contropiedi cestinati con errori di valutazione, o passaggi decisivi mancati. Nel primo tempo anche un clamoroso gol mangiato. Ma Walid è un ragazzo che impara dagli errori e prestazioni così siamo sicuri possano solo fortificarlo e migliorarlo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 14 marzo 2022 alle 19:00
Autore: Claudio Mele
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