Il protagonista indiscusso del Bari nell'anno 2024 è sicuramente Valerio Di Cesare, capitolo fondamentale della storia biancorossa, passato e presente. Dalla Serie D alla Serie B, con il sogno della Serie A sfiorato per una manciata di secondi e la salvezza conquistata con il cuore all'ultima giornata, Di Cesare non ha mai smesso di lottare per questa maglia. Nemmeno dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. È per questo che i nostri lettori lo hanno scelto come "Personaggio biancorosso 2024”. La verità è che non servono troppe parole per raccontare quello che è stato il Di Cesare “difensore” per il Bari: immenso, straordinario, eterno. Non è solo un Capitano, è un simbolo. Un uomo che ha fatto del Bari la sua casa e della casacca biancorossa una seconda pelle.

Quest’anno è stato tante cose: la salvezza, il ritiro ed una nuova vita, sempre accanto al Bari. Un anno segnato da enormi difficoltà ed incertezze, con il Bari in bilico sull’orlo della retrocessione e avvolto da una crisi profonda. In un momento in cui tutto sembrava perduto e la speranza sembrava svanita, lui è stato ancora una volta l’unico spiraglio a cui aggrapparsi. Decisivi i suoi gol contro Parma e Brescia, che lo hanno reso il marcatore più anziano nella storia della Serie B.

E poi i play-out contro la Ternana, il momento decisivo di una stagione appesa ad un filo. Il 16 maggio 2024, al San Nicola, la prima sfida si concluse con un sofferto 1-1, rinviando tutto alla gara di ritorno. E così, il 23 maggio, una data destinata a restare impressa nella storia biancorossa, si trasformò in una giornata speciale: non solo il giorno della salvezza, ma anche il 41° compleanno di Valerio Di Cesare e la sua ultima partita. Un epilogo che sembrava scritto nel destino. Fu proprio il capitano ad aprire le marcature con una splendida semi-rovesciata, conducendo il Bari alla vittoria per 0-3 e garantendo la salvezza. Un addio al calcio che sembrava voluto dalle stelle, degno di un “eroe” biancorosso, che ha onorato ogni singolo giorno la maglia che ha amato e difeso con tutto se stesso.

E, al termine della stagione, la notizia tanto vociferata quanto temuta: il ritiro dal calcio giocato. Una decisione difficile, ma resa più dolce dall’annuncio del suo nuovo ruolo nella dirigenza del Bari, al fianco di Giuseppe Magalini. “Abbiamo passato otto anni fantastici, ho vissuto emozioni incredibili grazie a voi. Abbiamo gioito, sofferto, siamo caduti, ma ci siamo sempre rialzati, sempre. È stato un grandissimo onore indossare la fascia di capitano, non smetterò mai di ringraziarvi”, furono le sue parole cariche di amore per il Bari pronunciate il 31 luglio, poco prima dell’amichevole celebrativa organizzata per il suo addio al calcio. Quel giorno, sotto gli applausi e i cori incessanti di una Curva Nord gremita, Di Cesare compì un ultimo giro di campo, salutando i suoi tifosi con gratitudine ed orgoglio. Un momento commovente che si concluse con il passaggio simbolico della fascia da capitano a Vicari, suggellando la fine di un’era e l’inizio di una nuova vita, sempre al servizio del Bari.

Ora, per Di Cesare, è iniziata una nuova vita, ancora legata ai colori biancorossi. Questa volta non in campo da difensore e capitano della squadra ma fuori, da vice direttore e con il compito di costruire la squadra. Dopo averlo fatto già ad agosto, si ripeterà anche a gennaio, quando dovrà attaccare con tanto protagonismo un mercato che adesso chiede rinforzi, per aiutare ulteriormente la squadra. L’obiettivo è sempre lo stesso, che sia dentro o fuori dal campo: far volare il Bari, far sognare i tifosi. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 31 dicembre 2024 alle 09:00
Autore: Martina Michea
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