"Io e Joao Paulo, fortissimo attaccante brasiliano. E un anno si aggiunse Raducioiu, che era un fucile. Formavamo un trio spettacolare". Così, in una lunga intervista rilasciata ai colleghi de La Gazzetta dello Sport, Pietro Maiellaro ha ripercorso quello che è stato probabilmente il momento migliore della sua carriera da giocatore, ovvero a Bari, in maglia biancorossa.

Il suo un talento non del tutto esploso o apprezzato? L'ex galletto spiega: "Negli Anni 80, i miei vent’anni, in Serie A c’erano dei 10 come Antognoni, Mancini, Giannini, Zola e Baggio tra gli italiani, per non dire di Maradona, Zico, Platini e Matthäus tra gli stranieri - ha ricordato Maiellaro - Era difficile farsi largo. Non voglio sembrare presuntuoso, ma forse oggi sarei in Nazionale. Nel 1991 mi volevano in tanti. La Roma, il Napoli, la Fiorentina, l’Inter. Una volta a San Siro sentii Matthäus parlare di me a Serena: “Questo qui deve venire da noi”. A un certo punto, però, diedi la mia parola alla Fiorentina e all’epoca la stretta di mano aveva il suo valore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 23 febbraio 2025 alle 12:30
Autore: Redazione TuttoBari
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