Quando ai primi di agosto arrivò la notizia dell'acquisto di Mantovani i più guardarono al difensore romano con indifferenza e  con qualche dubbio. D'altronde non era un nome altisonante rispetto agli altri che circolavano in quel periodo ed era reduce da stagioni non eccellenti, a Terni ed Ascoli.

Dopo le prime due giornate in panchina ha conquistato la titolarità come braccetto di sinistra, sostituendo Obaretin, poco convincente nelle prime due uscite. Sin dalla prima gara interna col Sassuolo, Mantovani ha dimostrato di poter essere padrone del ruolo e di essere all'altezza di un palcoscenico come quello del San Nicola. Contro i neroverdi era arrivato anche il gol all'esordio, poi annullato. Da quel giorno non ha più lasciato il suo posto da titolare nel terzetto difensivo. Ha dovuto attendere solo altre due giornate per trovare la via della rete. Più precisamente contro il Mantova, in casa, segnando al volo su corner, con una bella girata dopo il cross di Sgarbi e chiudendo i conti contro i lombardi. La cosa che però ha convinto tutti sono state le sue chiusure, la sua personalità e la ritrovata soliditá del pacchetto difensivo, partito in maniera disastrosa nei primi match.

D'altro canto Mantovani porta in dote un nome importante: Valerio. Un nome che evoca ricordi piacevoli nei tifosi baresi e che ricorda un capitano tanto amato dai baresi. Anche contro il Cittadella, nonostante la retroguardia non abbia giocato una gran partita, lui è sempre stato puntuale e preciso nella sua porzione di campo. Come l'ex capitano, sempre inappuntabile. Ricalcare le orme del gigante Di Cesare sarà difficile, quasi impossibile, ma Valerio vuole dimostrare di potersi meritare una piazza come Bari e la titolarità in riva all'Adriatico.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 26 novembre 2024 alle 22:00
Autore: Armando Ruggiero
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