Il calcio italiano, dal punto di vista etico, è ancora indietro anni luce dalla tanto invocata trasparenza. Come riportato dall'edizione digitale bergamasca del Corriere della Sera, infatti, Joelson è stato acquistato dal Siena nell'ultima sessione di mercato. Nonostante sia un reo confesso. Nonostante l'ammissione di aver truccato 7 gare. Nonostante un patteggiamento importante (30 mesi di squalifica). Nonostante i domiciliari dal 28 maggio al 4 giugno.

Il 30 giugno, il suo contratto con il Pergocrema è scaduto. Il 24 luglio, senza squadra, chiede una nuova udienza per patteggiare nel processo sportivo. Ammettendo la tentata combine per Ascoli-Grosseto del 30 aprile 2010.

Alla luce di tutto questo, chi acquisterebbe un calciatore?

Il Siena (club, tra l'altro, travolto dallo scandalo Scommessopoli, con tanto di penalizzazione) lo tessera il 25 agosto. Perché? Il brasiliano ha mantenuto lo status di extracomunitario nonostante i tanti anni in Italia, ma per la legge del mercato interno (il suo cartellino non esce dalla federazione) il trasferimento in Toscana è consentito anche senza liberare una casella delle due per gli extra Ue. Joelson diventa perciò un'interessante pedina di scambio per il Granada di proprietà della famiglia Pozzo che in Italia possiede l'Udinese: il Siena lo cede subito alla compagine iberica (liberando, stavolta sì, lo slot per il tesseramento di un extracomunitario) e in cambio riceve il cartellino di Matias Campos Toro che interessa ai friulani, ma che non può acquistarlo perché ha già preso il cartellino di Williams e Maicosuel. In Spagna, diversamente dall'Italia, non c'è limitazione per l'approdo di extracomunitari, ma in ogni partita, tra titolari e panchina, possono essere presenti solamente in tre. Dunque Joelson - seppur inutilizzabile e neanche citato nella rosa del Granada - viene in pratica «parcheggiato» in Spagna.

E l'11 settembre arriva il patteggiamento e la squalifica a due anni e mezzo oltre a 10 mila euro di multa; poco importa visto che è utilizzato solo nominalmente per fare arrivare Campos Toro in Italia (al Siena), tappa intermedia per un suo passaggio futuro a Udine la prossima estate.

Tutto permesso dal punto di vista del regolamento. Ma l'etica?

Sezione: Curiosità / Data: Gio 20 settembre 2012 alle 14:00 / Fonte: tuttoreggina.com
Autore: Redazione TuttoBari
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