In esclusiva per TuttoBari.com, Salvatore Guastella, ex giocatore e bandiera dei biancorossi, racconta le prime impressioni sulla squadra di quest'anno ricavate dalle partite sin qui disputate, dei giocatori che potrebbero fare la differenza nel gruppo biancorosso, dei rapporti tra tifoseria e proprietà e, infine, della figura di Gaetano Salvemini recentemente scomparso.

Sulle prime impressioni inerenti la squadra: ''E' ancora un lasso di tempo troppo breve per dare dei giudizi precisi. C'è stata la parte finale del mercato che ha portato dei nuovi giocatori che devono, ovviamente, essere testati al meglio. Di sicuro la squadra è cresciuta rispetto alle prime due partite. La crescita è stata soprattutto sul piano del gioco. Non è arrivata la vittoria ma, di sicuro, dei miglioramenti ci sono stati. Mi sembra anche che ci sia un gruppo migliore rispetto alla scorsa stagione. L'anno scorso forse solo nelle ultimissime partite si è visto qualcosa ma per il resto dell'annata non c'era davvero nulla. Se c'è qualcosa che noto di diverso rispetto alla passata stagione è proprio il gruppo e di questo sono contento. Con questa squadra si può fare tutto sommato bene''.

Sui giocatori che possono fare la differenza: ''Punto molto su Falletti. Lui può essere davvero il trascinatore della squadra e può regalare emozioni al popolo biancorosso. Lui è quello che ha maggior qualità di tutti e può fare la differenza. In generale dico, comunque, che la squadra ha dei giocatori interessanti che possono fare bene e incidere di più rispetto all'anno scorso. E proprio quei segnali di crescita che dicevo prima fanno ben sperare. Poi mi sembra davvero che ci sia un gruppo coeso''.

Sulla tensione proprietà-tifoseria: ''Questa situazione si può risolvere in due modi: o si cede la società o si rilancia il progetto. Altro non vedo. Il discorso intrapreso sull'autogestione non porta a nulla. E i tifosi questa cosa la percepiscono e si arrabbiano. Le parole del direttore sportivo fanno proprio intendere una sorta di gestione con quei pochi capitali che si mettono. Ma cosi si rischia ancora di più di distaccarsi da questo Bari''.

Infine un ricordo di Gaetano Salvemini: ''Era un bravissima persona, un bravo tecnico, un uomo davvero unico. Consideriamo naturalmente che parliamo di un altro calcio e di un altro contesto ma in quegli anni ha saputo raggiungere grandi risultati. Prima con l'Empoli e poi con il Bari dove ha fatto grandi stagioni in Serie A e ci è arrivato grazie alla bella promozione conseguita nel 1989. Poi è riuscito a portare un trofeo, la Mitropa Cup. Ho avuto l'onore di esserci anch'io con lui e ho dei ricordi davvero belli. Davvero una gran brava persona''.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 09 settembre 2024 alle 17:00
Autore: Maurizio Calò
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