Vittoria importante, convincente, netta, schiacciante. La sosta avrà anche fatto bene, ma ciò che realmente ha scacciato le nubi e i fantasmi dalla mente del Galletto é stata certamente la fine del mercato. Con i calciatori - non tutti, quelli in bilico - che han smesso di sentirsi tra color che son sospesi e che si sono accasati, anche il campionato è tornato ad essere privo di alibi. 

Longo, per dirla tutta, non ne ha mai cercati. Vero, avrebbe voluto - come tutti - che il campionato iniziasse a mercato finito ma non si é mai lamentato ed ha pensato solo a lavorare sodo. Un lavoro che ha dato i suoi frutti e ha portato in dote i primi tre punti contro un volitivo Mantova.

E proprio Lella, il figlio prodigo, uno dei regali degli ultimi giorni di mercato, ha sbloccato la gara con un colpo di testa da par suo. La ciliegina sulla torta l’ha messa Mantovani, altro nuovo innesto. Ma se proprio dovessimo scegliere il più bravo tra i bravi, non potremmo non citare Falletti.

L’uruguaiano ha galleggiato tra attacco e centrocampo tenendo i reparti saldamente uniti ed evitando quello scollamento che si era notato nelle prime giornate. Per la prima volta in questa stagione ci sono solo sorrisi da apprezzare e cose buone da annotare. 

La prossima partita contro il Frosinone dell’ex Vivarini, ieri annientato in quel di Brescia, fornirà ulteriori indicazioni sulla crescita della squadra.

Contro i leoni diventati gattini di fronte alla Leonessa si comprenderà se la vittoria contro il Mantova, orfana del Virgilio Burrai, abbia rappresentato un fuoco di paglia di fine estate o il razional cammino intrepreso in autunno. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 15 settembre 2024 alle 14:00
Autore: Raffaele Garinella
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