Dopo aver ottenuto la definitiva scarcerazione, Antonio Bellavista si sfoga in esclusiva ai microfoni di Tgnorba24.

"Sono finito in questa storia del calcioscommesse, perché ho conosciuto una persona sbagliata, Massimo Erodiani, che cercava di organizzare più che altro truffe e da cui pensavo di poter avere delle dritte per giocate sicure. Mi sono trovato in carcere, in una cella di pochi metri quadrati, avendo perso un bel po' di soldi. In quella cella ho pensato al peggio".

L'ex capitano del Bari nega ogni coinvolgimento in organizzazioni criminali: "Gli zingari investono su partite truccate, esattamente come il gruppo di Bologna, ma non erano loro a finanziarmi, investivo risorse mie".

Poi dichiara l'estraneità dei giocatori biancorossi: "Con i tesserati del Bari non ho mai avuto contatti, come dimostreranno le indagini della magistratura e secondo me Paoloni si è inventato il personaggio Corvia, anche se tutto può essere".

"Tutti i personaggi coinvolti in questa storia, ora dicono che si terranno lontani dalle scommesse. Io continuerò a farlo perché non c'è nulla di male quando le scommesse sono lecite. La gente mi ha già condannato, anche se penso che sarò assolto dalla magistratura ordinaria. Il processo ai miei danni si e' già consumato"

Sezione: Gli ex / Data: Sab 16 luglio 2011 alle 17:30
Autore: Guglielmo Amoruso
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