Allenatore del Bari dal 1988 al 1992, fu il tecnico della Mitropa, l'unico trofeo internazionale vinto dal Bari nella sua storia. Gaetano Salvemini racconta la sua avventura in biancorosso in una lunga intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno: "La B allora era tosta, ma avevo una squadra fantastica. Perdemmo solo tre partite - dice in riferimento alla promozione in Serie A ottenuta al primo colpo - Monelli, Scarafoni, Di Gennaro, Urbano li volli io. La completezza e la personalità di quel collettivo erano straordinarie".

De Trizio, Carrera, Giovanni Loseto, Perrone e Maiellaro gli altri inamovibili. E poi i giovani lanciati, da Lorenzo Amoruso a Tangorra passando per Angelo Carbone.

Arrivò poi l'idea Joao Paulo: "Lo seguimmo durante una partita. M'impressionò subito. L'argentino Lorenzo fu un altro acquisto azzeccato". Poi l'anno della retrocessione e le dimissioni di Salvemini a poche giornate dall'inizio del campionato. Colpa della "dirompente normativa dello svincolo. Molti calciatori andarono via", la spiegazione del tecnico che decise di non tornare più anche quando Vincenzo Matarrese gli propose di nuovo la panchina.

E sul Bari di oggi... "Paparesta ha avuto molto coraggio. Io punterei sui giovani con una spiccata personalità e su elementi tecnicamente validi dal carattere forte".

Sezione: Gli ex / Data: Lun 22 giugno 2015 alle 07:30
Autore: Redazione TuttoBari
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