Il 2024 biancorosso: da gennaio a marzo. Un mercato deludente, l'esonero di Marino e l'arrivo di Iachini

E anche il 2024 è giunto al termine. Non certo un anno semplice per il tifo biancorosso, tra fugaci soddisfazioni e molte delusioni di un anno che, oltre ad essere bisesto, è stato anche abbastanza funesto. In queste righe, ripercorriamo i primi 89 giorni dei 365 appena trascorsi. 

A gennaio, ci si aspettavano mosse più convincenti in sede di mercato in entrata per rinforzare una rosa che naviga nelle mediocri acque del centro classifica. Ed invece, gli acquisti in entrata non scaldano particolarmente il pubblico biancorosso: per rimpolpare la difesa, giunge Guiebré dal Modena; per aumentare la qualità a centrocampo e far fronte al grave infortunio di Koutsoupias, arriva Lulic dal Frosinone; per irrobustire l'attacco e dargli guizzi alternativi, arrivano Puscas dal Genoa e Kallon dall'Hellas Verona. Quest'ultimo esordisce con due assist nella prima gara annuale, contro la Ternana, conclusasi 3-1. Poi però, arriva un amaro 2-2 contro l'Ascoli e un cocente k.o. casalingo contro la Reggiana per 0-2, sinistro presagio di ciò che avverrà qualche settimana più tardi. 

Infatti, al termine della prima gara di febbraio, ossia un match contro il Palermo finito con un 3-0 senza appello dei rosanero, Pasquale Marino viene sollevato dall'incarico e, dopo Mignani, diventa il secondo tecnico esonerato in stagione. La presidenza crede nella possibilità playoff e viene quindi ingaggiato Beppe Iachini, che non ha bisogno di molte presentazioni. E il cambio sortisce nel breve il suo effetto: arrivano due vittorie (per 3-1 contro il Lecco ed 1-0 contro la Feralpisalò). La gioia fa presto a esaurirsi, perché poi il secondo mese termina con due sconfitte: 1-0 contro il SudTirol e 2-0 in un infrasettimanale contro il Catanzaro. 

E nel mese di marzo, la situazione precipita. Sibilli risponde a Mateju in un mesto 1-1 contro lo Spezia, ma contro un Venezia lanciato in alta classifica, arriva un 3-1 in cui il solo Puscas segna per i Galletti. Nel successivo match contro la Sampdoria, al minuto 72, un tiro del rumeno viene intercettato da Ghilardi ed è rigore per il Bari. Dagli undici metri, Sibilli trova i guantoni di Stankovic e permane lo 0-0. Dopo circa un quarto d'ora, arriva però il gol di Kasami che gela il San Nicola e la striscia negativa prosegue. Ma il peggio deve ancora arrivare...