Qual é il vero volto del Bari? Quello di inizio stagione, sbarazzino e simpatico, che ci ha illusi con tanti pareggi e ottime trame di gioco, a cui poi sono seguite vittorie convincenti e scacciapensieri, quello delle tre sconfitte consecutive o ancora, quello che ha asfaltato lo Spezia con Falletti sugli scudi? Un bel mistero che neanche la sagacia, l’arguzia e l’ironia dell’ispettore Clouseau potrebbero risolvere. La linea tra playoff e playout é davvero sottile, come l’equilibrio che il Bari ha costruito in questa abbondante prima parte di stagione.

Sottile come la leadership che non sempre si vede in campo perché, diciamocela tutta, se si esclude Falletti a sprazzi, nessuno é riuscito a raccogliere la pesante eredità lasciata da Valerio Di Cesare. Il Capitano, nostro Capitano, infondeva sicurezza granitica anche ai massaggiatori, figuriamoci ai compagni di squadra. Una leadership che non si concedeva soste, né andava in vacanza. E allora, Longo dovrà essere bravo a trovare il vero leader in campo. Tatticamente ha dimostrato a più riprese di correggere le cose che non vanno bene. Magari potrebbe ricevere un aiuto dal mercato, a patto però che siano chiari i programmi.

Qual è l’obiettivo della società? Vivere bene in Serie B, salvarsi tranquillamente e, magari, centrare i playoff, oppure tentare l’assalto - come due stagioni fa - alla Serie A sfumata all’ultimo secondo? I programmi spostano le scelte nel mercato. Pensate a un calciatore allettato dalla proposta del Bari di voler andare in Serie A. Chi rifiuterebbe? Nessuno. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 30 dicembre 2024 alle 10:00
Autore: Raffaele Garinella
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