C’é un film ormai quasi del tutto dimenticato dei primi anni novanta che si intitola “Dimenticare Palermo”. É la storia di un candidato a sindaco di New York, interpretato da Jim Belushi, che fa ritorno in Italia per passare la luna di miele. Ebbene, se c’è qualcun altro che deve dimenticare Palermo, perché il finale della partita é stato negativo tanto quanto quello del film, é proprio il Bari. I Galletti sono stati abili nel rivitalizzare una squadra che attendeva solo il colpo di grazia.

E invece no, il nostro Bari, complice anche l’atmosfera natalizia, ha fatto un regalo alle aquile rosanero. Un gesto di spiaccato altruismo, assolutamente fuori luogo, che é costato la terza sconfitta consecutiva. Davvero troppe. Un gol subito da un mezzo rimpallo, prestazione dei singoli da dimenticare- Falletti ha disputato una partita al di sotto del suo talento - e Spezia alle porte. Siamo a tre sconfitte consecutive e viene da chiedersi quale sia il vero Bari. Quello di inizio stagione, voglioso o prepositivo o quello colpito da ansia da prestazione come contro il Palermo? Forse la seconda, perché il Bari le occasioni per pareggiare le ha avuto ma le ha sciupate.

Soprattutto con Manzari e Novakovich. Urge aggiustare la mira e, già che ci siamo, lanciare un occhio al mercato. Sembra una stagione un pò gamberacea. Due passi avanti, tre indietro. Le colpe? Nessuna colpa, si chiama ansia da prestazione e il nostro Galletto in analisi é bene che tiri fuori… la cresta. Urge invertire la rotta. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 27 dicembre 2024 alle 10:00
Autore: Raffaele Garinella
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