Il tema multiproprietà tiene banco. Il Bari, accomunato dalla stessa proprietà del Napoli, resta al centro di dibattiti. Tra tifosi contrari e addetti ai lavori prudenti, non son mancate - anche nelle ultime ore - dichiarazioni pepate. Alcune, raccolte da TuttoBari, hanno certamente destato curiosità. "Nel calcio adesso c’è poca gente che butta tanti soldi. I De Laurentiis come ben sappiamo sono gente che non fa calcio per amore, io non penso che un napoletano possa fare calcio per amore a Bari", aveva detto l'ex difensore biancorosso Ingrosso nei giorni scorsi.

Dibattito come detto aperto, e a cui non si son sottratti altri interpreti della storia del galletto. Inevitabile vista la cassa di risonanza di un club che tutti vorrebbero proiettato verso lidi superiori. Il Bari ha una piazza da A: e questo è frequentemente rimarcato da tanti. "È vero che c'è una famiglia come i De Laurentiis che gestiscono più squadre, ma il loro innesto ha dato tanto e se a Bari c'è un calcio di un certo livello, bisogna dire grazie anche a loro, perché sono intervenuti in un momento di difficoltà, subentrando alla vecchia proprietà. Bisogna prendere ciò che di buono ti possono dare, certamente è limitante perché se Bari vuole sognare in grande, ci vorrebbero investitori diversi con l'ambizione della Serie A", ha detto un più prudente Pagana.

A proposito di ex biancorossi, sempre ai nostri microfoni certamente indicativo è stato il commento di Guastella sulla multiproprietà: "Un obbrobrio giuridico, sportivo e calcistico. Una parola sola basta per definirlo. Non esiste, è inconcepibile."

Sezione: Copertina / Data: Ven 28 marzo 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoBari
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