Nella propria costellazione di attaccanti, il Bari ha trovato una nuova stella luminosa. Si tratta del classe 2003 Marco Nasti che, dopo aver studiato da Giroud e Ibrahimovic al Milan, sta vivendo la sua seconda stagione in Serie B. Partito titolare in tutte le apparizioni ufficiali, l’ex Cosenza ha sfoggiato qualità e quantità, stregando i tifosi biancorossi.

Tanta corsa messa al servizio della squadra, sia nell’attacco alla profondità che per aggredire i portatori palla avversari. La punta pavese si è distinta per dedizione, abilità nei contrasti e nella protezione della palla; oltre che negli scambi con i compagni. Il gol al San Nicola contro il Cittadella è solo la ciliegina sulla torta. “Voglio segnare. Mi piace attaccare il primo palo”. Detto, fatto: cross al bacio di Sibilli dalla destra, movimento a stringere verso il primo palo e incornata sublime a battere il portiere per il momentaneo 1-0.

Gol che, per dinamica ed eleganza nello stacco, ha ricordato quello realizzato da Çani contro il Novara, nell’ultima giornata di campionato della meravigliosa stagione fallimentare, finita 4-1 per i galletti. Storie di colpi di testa e di bomber transitati dalle parti dell’astronave. Ne sa qualcosa Kennet Andersson, il gigante svedese, che a Bari nel 1995/1996 segnò 12 reti, guidando il reparto offensivo con un grande attaccante indimenticato come Igor Protti. Lo Zar quello stesso anno vinse la classifica capocannonieri in Serie A, pur retrocedendo con i galletti. Un record in “chiaroscuro” condiviso con Dario Hubner.

Tantissimi altri i goleador rimasti nei cuori e nei racconti dei tifosi biancorossi. Dal trenino di Guerrero al dribbling di João Paulo, passando per i gol del Cobra Tovalieri (40 in 3 anni); fino alla storia più recente: la conquista della Serie A di Paulo Vitor Barreto e l’ultima stagione da bomber di Cheddira, finita con 22 gol totali e condivisa con Mirco Antenucci. L’attuale attaccante della Spal, in 4 anni, ha scalato la classifica marcatori all-time del Bari, superando Vörös al secondo posto, ad un passo da Luigi Bretti (entrambi goleador risalenti agli anni ’50).

Tanti esempi da cui trarre ispirazione per il giovane Nasti che, pur non essendo un gigante (1,79 cm), già punta in alto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 01 settembre 2023 alle 12:00
Autore: Luigi Arbore
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