"Non posso che parlare bene di lui, lo conosco da quando lavorava a Mantova: io ero a Bari e iniziai ad apprezzarne le qualità, al punto da suggerirlo al Trapani, quando fu promosso in B. Poi non se ne fece nulla. È un dirigente che sa lavorare sia con i giovani che con gli esperti, come conviene a un ds operativo in cadetteria. La cosa che più mi piace di lui? Sa muoversi nell’ombra, con discrezione, ma sempre con grande efficacia". A dirlo Giorgio Perinetti, interpellato su Magalini dal Corriere del Mezzogiorno.

"La cosa che un po’ mi sorprende è che sia l’arrivo di Magalini che quello di Longo siano frutto, probabilmente, della segnalazione di Di Cesare, che conosce benissimo entrambi. Intendiamoci, sono scelte giuste e condivisibili, perfette per la piazza barese, ma la dinamica dei fatti è significativa del valore del ruolo di Di Cesare: da poco ha smesso di giocare e già si rivela decisivo", il parere di Perinetti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 20 giugno 2024 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoBari
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