Leggendo tra le righe quello che il mercato ci sta dicendo, possiamo evidenziare tranquillamente che il calcio sta vivendo una seconda epoca diametralmente opposto a quella delle “vacche grasse” di qualche anno fa. Adesso i presidenti cercano di dare più che mai un’occhiata ai bilanci societari e non vi sono più le folli spese che tanto entusiasmavano la folla ma che evidentemente aprivano ferite economiche difficilmente sanabili.
Soffermandoci sul panorama calcistico italiano, si nota come non solo le piccole squadre ma addirittura anche quelle più blasonate, fatte le dovute proporzioni , sono diventate parsimoniose e basano tutto, o quasi, il mercato su prestiti o acquisti dilazionati nel tempo.
Clamorosa ad esempio l’inversione di tendenza addirittura del Milan che da essere la squadra italiana di riferimento alla quale tutti ambivano andare, diventata una società che spera nei prestiti di squadre più piccole per poter muovere qualcosa nel proprio parco giocatori.
Bari a questo punto non può essere da meno.
Già c’è da dire che i biancorossi non hanno mai spiccato gli onori della cronaca per sontuosi acquisti, a maggior ragione in questo periodo di recessione, o quanto meno di ritorno alla realtà, la presidenza è molto accorta alle spese.
Certamente il pubblico non è estremamente felice di vedere tanta parsimonia e si aspettava qualcosa di più dopo lo strepitoso campionato dell’anno scorso ma a mio avviso non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba.
Il Bari ci ha abituati nell’ultimo periodo a fare delle scoperte a costo zero o comunque con delle operazioni molto vantaggiose che certamente non strappano i titoloni dei giornali in estate ma che riescono poi a sorprendere gli addetti ai lavori quando a parlare è il campo.
Sicuramente qualche volta si è sbagliato a inserire in rosa dei calciatori non adatti o che comunque non sono riusciti a sposare in pieno il progetto di Ventura ma è normale anche che questo accada.
Se pensiamo ad esempio che il Barcellona dopo aver acquistato Ibrahimovic a suon di milioni di euro si sia accorto di aver puntato sul calciatore sbagliato non vedo come il bari non possa permettersi di errare un acquisto a parametro zero senza far gridare allo scandalo.
Io ho piena fiducia in questa società ed in caso di errore sarò pronto alla critica costruttiva sapendo ed essendo consapevole che è possibile sbagliare ma se non si tenta non si va da nessuna parte.
Inutile incitare il presidente a spendere dei soldi che dice di non avere ed allo stesso tempo non lo si pù nemmeno accusare di aver intascato i soldi della metà di Bonucci.
Bisogna sempre tenere a mente che Almiron e Barreto sono rimasti contrariamente al comune pensiero disfattista grazie alla fine abilità di Angelozzi.

Sezione: Riflessioni Biancorosse / Data: Mer 11 agosto 2010 alle 12:30
Autore: Giò Ametrano
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