Via Mourinho adesso in Italia abbiamo Silvio Baldini ch,e però, con il dovuto rispetto, non ha vinto nemmeno un “titulo” per poter essere quanto meno avvicinato allo Special One.
Certamente l’ex tecnico dell’Inter non eccelleva in fatto di simpatia, ma poteva parlare da un pulpito privilegiato di chi per sua fortuna non è mai stato esonerato ed ha allenato solo squadre di grande prestigio. Baldini invece sembra solo una sbiadita imitazione dell’eclettico portoghese e ciò nonostante si lascia andare a delle dichiarazioni oltraggiose e irriverenti nei confronti del biancorosso Giampiero Ventura che in questo periodo è salito agli onori della cronaca per i risultati conseguiti sul campo dal Bari.

Le parole di Baldini sono state dette in diretta televisiva con una determinazione tale da far intendere a tutti che probabilmente erano dettate da qualche precedente oscura polemica con Ventura.
Certamente il calcio ha bisogno di spettacolo e tutti noi siamo stufi delle solite dichiarazioni diplomatiche degli addetti ai lavori che quando intervistati non dicono nulla di nuovo e forse dichiarazioni di questo tipo possono alimentare la spettacolarità dei titoloni dei giornali ma sono convinto che il rispetto deve sempre esserci.
Giampiero Ventura ha certamente trovato un’eredità importante, quella del suo predecessore Antonio Conte, come ha detto Baldini ma certamente non si può dire che la squadra non si sia evoluta tatticamente o che i giocatori non siano cambiati rispetto al passato o che il Bari non abbia ottenuto risultati di prestigio anche ultimamente.
Baldini poteva esprimere la sua opinione certamente, ma nel calcio come nella vita il rispetto per le persone che lavorano e si impegnano, dovrebbe essere alla base di ogni cosa.
Come può un tecnico esperto come Baldini aver gioito per la retrocessione del Pisa quando alla sua guida c’era il povero Ventura che però un anno prima aveva sfiorato la serie A.
Non accettare i meriti altrui è il primo segno di debolezza, di ammissione di inferiorità.
Certamente Ventura avrà anche lui momenti bui come li hanno avuti tutti, ma di sicuro non si può non tributargli un applauso per la straordinaria stagione scorsa e per il formidabile inizio di questa.

Nel calcio la memoria è sempre molto corta e basta qualche risultato negativo per dimenticare i tanti trionfi ed ecco che si critica Lippi nonostante il Mondiale vinto oppure si critica Capello nonostante i tanti scudetti e coppe vinte con il Milan. Si critica Mourinho per un pari a Madrid dopo il trionfo della passata stagione e si sparla anche di Benitez che appena arrivato a Milano ha perso la SuperCoppa Europea.
Non si tiene conto di quanto Spalletti abbia fatto bene a Roma e presto pioveranno critiche anche a Prandelli al primo errore in azzurro ed è per questo che mi sembra anche normale muovere critiche nei confronti di Mister Libidine Ventura, ma sempre che queste siano sensate e non dette tanto per dire.

A conclusione del mio intervento e vista la corta memoria di cui parlavo, tengo a ricordare che colui che ha dipinto Giampiero Ventura come tecnico che vive la gloria del suo predecessore e soprattutto che ha minato la sua integrità morale, è Silvio Baldini, lo stesso che qualche anno fa si rese “ridicolo” davanti al mondo con un calcione, non proprio eticamente corretto, al suo collega Di Carlo alla fine di un Parma-Catania di qualche mese fa.
A dire il vero, persino Mourinho una cosa del genere non l'ha mai fatta..
 

Sezione: Riflessioni Biancorosse / Data: Mar 07 settembre 2010 alle 13:04
Autore: Giò Ametrano
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