Odio l’estate. Cantava Bruno Martino, poeta e cantautore. E con l’estate, odiata o amata a seconda delle persone, impazza il calciomercato. Che non sempre regala colpi da novanta. Qualche volta il colpo, almeno sulla carta, resta tale e non riesce in campo a confermare le aspettative. Situazioni di troisiana memoria, scene da Pensavo fosse amore e invece era un calesse.

É il caso di Davide Diaw, attaccante di 32 anni che il Bari acquistò in prestito dal Monza nell’estate del 2023. Sulle sue qualità, che sono straordinarie, garantisce nientemeno che il Condor Adriano Galliani. L'ex braccio destro di Silvio Berlusconi é uno che di calcio e calciatori se ne intende, eccome. Un’estate calda per un campionato che poi si sarebbe rivelato bollente in cui il povero Galletto avrebbe rischiato di finire bollito.

Diaw viene acquistato in prestito come perno d’attacco, punta di diamante per sostituire il diamante di punta Cheddira. E Diaw, purtroppo per lui, saluterà Bari con sole 12 presenze e la miseria di 2 reti. Un bottino anoressico. Un’annata completamente lontana dalla precedente di Modena in cui il calciatore friulano aveva abbinato 10 reti alle 29 presenze. Dopo Bari ancora Monza e poi chissà, le vie del calcio sono infinite.

Una storia un po’ complicata, quella tra il Bari e Diaw, una storia sbagliata volendo citare il compianto De André. Certamente una storia di mercato. Da raccontare e da ricordare, nella buona e nella cattiva sorte. 

Sezione: Amarcord / Data: Mer 07 agosto 2024 alle 14:00
Autore: Raffaele Garinella
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