Se all'inizio della sessione invernale avessero detto che il Bari avrebbe concluso il proprio calciomercato con gli acquisti di Nicholas Bonfanti, Gaston Pereiro e Giulio Maggiore tutti ci avrebbero messo la firma. Il primo è uno degli attaccanti di maggior prospettiva dell'intero campionato cadetto; il secondo un giocatore di classe e qualità sopraffina, che aggiunge alla rosa biancorossa un trequartista mancino a lungo invocato da Moreno Longo; il terzo è un giocatore che può vantare più di 100 presenze in Serie A e una promozione nella massima serie come uno dei trascinatori dello Spezia (tutto questo a soli 26 anni). 

E' certo e indiscutibile che il tandem composto da Magalini e Di Cesare si sia mosso con sapienza, sempre rispettando i parametri imposti dalla proprietà. I giocatori che sono arrivati indubbiamente hanno alzato il livello della rosa, anche facendo la tara rispetto alle uscite. In particolare, Sibilli in questa stagione non era riuscito a trovare la sua dimensione ed è stato giusto cederlo direzione Genova. Ben poco l'apporto fin qui di Sgarbi e Manzari.

Resta un po' di rammarico per un finale turbolento che ha un po' sporcato, almeno a livello di immagine, quello che è stato un ottimo calciomercato. L'affaire Dorval si poteva e si doveva gestire con delle modalità e delle tempistiche differenti. Al di là dei retroscena e delle dinamiche che hanno portato la trattativa a saltare, si ha la sensazione che sia un discorso solo rinviato a giugno. Dal punto di vista tecnico, invece, un solo appunto: visti gli infortuni di Pucino e Simic dopo la cessione di Matino, si sarebbe potuto fare un tentativo per difensore - anche un under - che andasse a rimpolpare il pacchetto arretrato.  

Sezione: Copertina / Data: Mar 04 febbraio 2025 alle 20:30
Autore: Antonio Testini
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